Troppi problemi per la sanità

L'Asl unica non risponde alle attese. Non è solo un problema di carenza di personale. Oggi manifestazione della Uil

Era lecito attendersi di più.  L’Asl unica romagnola è stata una grande intuizione e per farla si è marciato a ritmi spediti. Le aspettative erano alte. I risultati raggiunti un po’ meno. Non  dico che la montagna ha partorito un topolino, ma le aspettative erano molto più alte. L’insoddisfazione è palpabile. Forse più fra gli operatori che non fra gli utenti. Il contrario sarebbe peggio. Molto peggio. Non ci si può però accontentare del male minore. L’Asl Romagna era nata con altri obiettivi. Non ultimo quello di esprimere una potenza di fuoco che l’avrebbe portata a competere con Bologna che  avrebbe rischiato di perdere pazienti.

È indubbio che questo salto di qualità ancora non c’è stato e che si debba lavorare proprio in quella direzione. Del resto il tempo necessario per l’assestamento c’è stato.

Intanto il malessere viene espresso sotto diverse forme. Uno dei problemi è la carenza di personale. Il timoniere dell’Anaao l’ha denunciato in un’intervista apparsa sul Corriere Romagna. Molto critica anche la Uil con un documento firmato da tutte le segreterie romagnole.

L’Azienda Sanitaria Unica della Romagna è una realtà che ha unito le Ausl di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, che serve oltre 1.100.000 residenti. Nessuno pensava che in pochi anni si sarebbe completato un progetto tanto complesso, tant’è che ad avviso della UIL di Cesena Forlì Ravenna e Rimini, il risultato attuale non può considerarsi ancora soddisfacente.

Le valutazioni portano tutte ad una medesima conclusione ovvero che nell’ambito della definizione del Finanziamento al SSR in Romagna vi è un finanziamento pro capite inferiore a quello della maggioranza degli altri territori della Regione, e le differenze che si sono recuperate fino al 2017 non sono in alcun modo sufficienti al fabbisogno della AUSL Romagnola, o meglio del fabbisogno delle collettività locali. A questo si aggiunge il tema delle dotazioni organiche. I continui richiami del personale a coprire turni scoperti saltando ferie e riposi e accumulando anche centinaia di giorni di ferie pregresse o di ore non recuperate, l’assenza di una vera stabilizzazione del personale con il costante utilizzo di personale precario con contratti molti dei quali al di sotto di un anno, l’impossibilità di definire anche regolamenti basilari per l’organizzazione del lavoro (part time, mensa, diritto allo studio, piena applicazione di quelle norme contrattuali che permetterebbero una vera valorizzazione della struttura organizzativa e del personale) denotano una scarsa se non del tutto assente volontà di voler far funzionare una realtà unica nel suo genere. Assenza di volontà che va imputata a tutti i livelli di responsabilità a partire da quelli regionali sino a quelli di vertice all’interno della Azienda.

Per questo la UIL di Cesena Forlì Ravenna e Rimini hanno inoltrato nei giorni scorsi una specifica richiesta alla CTSS (Conferenza dei Sindaci) della Romagna per aprire un confronto sulla rimessa in moto della AUSL della Romagna. Allo stesso tempo la UIL FPL di Cesena Forlì Ravenna e Rimini, oggi è presente con un Presidio sotto la Sede Legale della AUSL della Romagna per far sentire la voce di migliaia di lavoratori stanchi di una impasse che vede dotazioni organiche sottostimate e temi contrattuali fermi al palo da oltre tre anni.

L’obiettivo della UIL è quello della soddisfazione del bisogno di cura del cittadino e degli operatori della Sanità. Un obiettivo che necessita di una presa di coscienza e di una visione di prospettiva in parte differente rispetto a quella sino ad oggi portata avanti nella convinzione che occorra perseguire, oltre alla migliore risposta ai bisogni quotidiani, la vocazione all’autosufficienza romagnola, con tutte le competenze specialistiche presenti nel bacino romagnolo, equamente distribuite nei principali poli ospedalieri e strutture territoriali.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.