E45: prima la manutenzione

Documento di Marcello Borghetti (Uil). Innegabile che ci sia una anche una sottovalutazione del problema è dell'importanza della superstrada

Ha ragione Marcello Borghetti. Il segretario della Uil ha detto che la priorità per la E45 è la manutenzione. Poi si parlerà del futuro. Ha ragione da vendere perché la superstrada continua ad essere in una situazione penosa. In questo periodo poi è un qualcosa di incredibile per la presenza dei cantieri. Quello è un problema per l’immediato, ma per il futuro dovrebbe garantire una situazione migliore. Il problema è che si ha l’impressione di essere di fronte alla tela di Penelope. Per i lavori serve programmazione. Invece adesso c’è una situazione ondivaga, legata all’apertura o meno dei cordoni della borsa da parte del governo. Situazione che non può essere accettata per un strada di grande comunicazione. Problemi che potrebbero essere superati con la privatizzazione. Questo il documento di Borghetti.

La vicenda della E45 è una telenovela che ha stancato e disgustato l’opinione pubblica. I rimpalli eterni di responsabilità, alimentano un clima di astio. Ma fra chi tace per opportunismo e chi tenta di proporre soluzioni, non c’è dubbio che ha ragione chi esce allo scoperto. La nota interruzione del viadotto “Puleto”, ha costretto a fare i conti con l’importanza di questo collegamento. I danni economici e sociali sono enormi ed è inutile negare che incuria e scelte politiche sbagliate, sono la causa.

La Uil di Cesena, ha spesso sollecitato confronto e soluzioni. A parere della Uil occorre spostare l’attenzione dalla polemica, al punto centrale della questione, ovvero che si tratta di un corridoio viario insostituibile per economia e per i cittadini, non solo su scala romagnola ma su scala nazionale. Dunque è fondamentale discutere del futuro di questa infrastruttura, ma con i cittadini non ha senso parlare di pedaggio, senza prima avere offerto chiarezza su un progetto chiaro, che offra garanzie sulla qualità del collegamento che si dovrebbe costruire, sui tempi di realizzazione e sulle opportunità di nuovo sviluppo per le comunità locali. 

Marcello Borghetti

In attesa di un progetto credibile, occorre ragionare di manutenzione, con un piano di interventi che eviti la permanenza pluriennale del disastroso e pericoloso senso unico alternato. Leggere poi che il ripristino della viabilità alternativa sulla Ex Tiberina è interrotto dalla necessità di verifiche archeologiche, è qualcosa che desta stupore. Per carità tutto legittimo, ma possibile che a fronte di una situazione così complessa con ripercussioni su economia e cittadini, vi sia sempre un elemento che dilaziona i tempi di intervento?

E infine, chi dovrebbe lavorare per queste esigenze, che riguardano tutta una comunità di persone, il solo Sindaco di Bagno di Romagna, i Sindaci della Vallata del Savio a fasi alterne con anche il Sindaco di Cesena, oppure non è forse vero che si tratta di un problema che impone una azione corale, continua, insistente e risposte chiare da parte di tutti i Sindaci e dei Parlamentari, certamente del territorio romagnolo, coinvolgendo anche il mondo delle rappresentanze?

Il Governo nazionale è perennemente in affanno rispetto ai problemi del Paese reale, ma se il territorio romagnolo su alcuni temi fondamentali, non è in grado di agire con una proposta comune, che non sia solo uno spot saltuario, di certo non andremo molto lontano e le chiacchiere non serviranno per la ripartenza di un modello di società fondato su sviluppo, legalità, sicurezza, redistribuzione e coesione.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.