Intervento di Giuliano Zignani (Uil)
Emergenza mafia in Romagna. Lo dice Giuliano Zignani. Quella del segretario della Uil regionale non è certo un’uscita estemporanea. Da tempo denuncia che nel territorio regionale vi sono infiltrazioni della malavita organizzata. Quella che per altri è una convinzione per lui e una certezza. È supportata da diverse analisi. Non ultime le risultanze del processo Aemilia. Ma, alla base del suo ragionamento, c’è un elemento: i conti correnti hanno sostituito la lupara. E i nostri territori, essendo ricchi, attirano l’interesse della malavita organizzata. Questo il documento firmato da Zignani.
Se non fosse una situazione di assoluta gravità, mi verrebbe da dire: Nemo profeta in patria. Da mesi come Uil Emilia Romagna denunciamo il rischio di infiltrazioni mafiose, se non di presenza concreta, in Romagna.
In occasione delle audizioni della Commissione antimafia a Reggio Emilia e a Bologna, abbiamo chiesto, in tutte le sedi istituzionali, che la Commissione venisse anche in Romagna.
Silenzio. Per fortuna ci sono i magistrati e le forze dell’Ordine che non mollano la presa su una criminalità che ormai è ben radicata in Romagna.
Il processo Aemilia avrebbe dovuto insegnare molto. Temo lo abbia fatto molto poco. Molte dichiarazioni, media sostanza.
L’operazione in corso in queste ore sta dimostrando quando da noi denunciato grazie alle segnalazioni dei lavoratori che si trovano di fronte a dei datori di lavoro che non rispettano neppure il minimo legale. Con imprese che nascono e muoiono nel giro di un’estate.
La Romagna è una terra ricca, fa gola ai piccioli della mafia. Fa gola a questa mafia economica che ha sostituito la lupara, con i conti correnti.
La situazione sta sfuggendo di mano. Per la Uil Emilia Romagna, è ormai emergenza. Occorre fare presto e bene».
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