Iniziative del Comune per fronteggiare l'emergenza
Finalmente azioni concrete. Lo ha detto un importante esponente del mondo del commercio dopo aver visto i provvedimenti decisi dal Comune di Cesena per affrontare l’emergenza provocata dal coronavirus. Palazzo Albornoz si è mosso in diverse direzioni: cancellazioni Tari, tassa del suolo pubblico, imposta di soggiorno e investimenti. Un’operazione da oltre un milione di euro solo per quanto riguarda l’aspetto tributario. Inoltre ci sarà un’accelerazione delle manutenzioni il cui costo sarà di alcuni milioni di euro. Nel primo caso la copertura finanziaria sarà garantita dall’avanzo di bilancio. Nel secondo sarà anticipata l’accensione di mutui che erano già previsti.
La Tari sarà sospesa a tutte le attività economiche nel periodo in cui sono state chiuse a causa di questa emergenza. Interessati anche gli alberghi che non erano obbligati a chiudere, ma che non hanno potuto lavorare per mancanza di clienti. Per quanto riguarda il turismo è sospesa fino alla fine dell’anno la tassa di soggiorno. Quest’ultimo provvedimento scatterà dopo l’approvazione del Consiglio comunale.
Interessante anche la partita relativa alla tassa di occupazione del suolo pubblico. Mentre quello sulla Tari è un provvedimento irripetibile, questo potrebbe regalare degli spunti anche per il futuro. La tassa sarà azzerata fino al 31 dicembre. Ma oltre alla gratuità l’assessore Ferrini ha garantito la velocità dello svolgimento dell’esame delle pratiche per il rilascio dei permessi: massimo 15 giorni. Un aspetto interessante è l’accordo fra attività confinanti per creare una sorta di polo. Iniziativa che il Comune vuole favorire anche creando una zona completamente pedonalizzata all’interno della Ztl. Una strada interessante che potrebbe essere battuta anche a emergenza finita e che palazzo Albornoz potrebbe stimolare mantenendo la tassa se non a zero di poco più alta.
Investire nei lavori pubblici è una delle ricette per far ripartire il paese. E il Comune di Cesena si adegua. Innanzitutto conferma in toto il piano da 14 milioni di euro già approvato col bilancio. Poi rilancia sulle manutenzioni proponendo un piano corposo e che dovrebbe favorire le aziende locali. L’obiettivo è puntare su micro cantieri, massimo 150 mila euro, da far partire entro pochissimi mesi. Stuzzicante la filosofia. Niente massimo ribasso, sempre più pericoloso. L’assessore Castorri ha puntato sulla formula “economicamente più conveniente”. Che non significa la più bassa, ma la migliore nel rapporto qualità/prezzo, quello che possono garantire le aziende locali.
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