FORLI’. Uno dei temi caldi alla ripresa dell’attività amministrativa in città, sarà quello del commercio e delle varianti urbanistiche che saranno discusse in assise comunale.
Almeno due gli esempi che hanno tenuto banco negli ultimi mesi in città.
Il primo e più noto riguarda la realizzazione di un nuovo polo commerciale tra via Balzella e via Bertini, con la lunga scia di polemiche che ha attraversato il mondo della società civile dopo la pubblicazione degli audio di Mezzacapo e degli incresciosi retroscena del provvedimento.
Ma c’è un altro caso scottante sul tavolo, quello di un terreno tra via Bertini e via Pandolfa, anch’esso oggetto di variante.
Lì dovrebbe sorgere un altro discount.
A insorgere pubblicamente è stato Ellero Fantini, presidente della Comaco Italiana di Forlì, comproprietaria di un terreno adiacente.
Fantini medita un ricorso al Tar, come riportato dal Corriere Romagna qualche settimana fa, e ha dato mandato ai suoi legali di scrivere al Comune per una diffida.
Una controversia legale potenzialmente molto imbarazzante, che l’imprenditore ha spiegato così ai microfoni del Corriere:
«Il 6 aprile, con gli uffici che lavoravano a casa e la pandemia in corso, il Comune ha approvato una variante al Rue con cui si dà il via libera alla variante al Piano Regolatore “spacchettando” due lotti di terreno facenti parte di uno stesso comparto. Noi siamo proprietari del terreno confinante e ci riteniamo danneggiati, perché ora il nostro terreno rimane chiuso e inutilizzabile, quindi praticamente non ha più valore. Ci sentiamo danneggiati da questa approvazione e per questo ci siamo rivolti a un legale che ha inviato una diffida stragiudiziale contro l’atto di istanza predisposto unilateralmente. Se poi non avremo risposta siamo pronti a rivolgerci al Tar. Ho comprato quel terreno 20 anni fa dal Tribunale, ora sono 8mila metri quadrati che rischiano di non avere valore».
Un bel grattacapo per Zattini, già alle prese con la difficilissima situazione causata dal Covid-19.
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