Una fascia che la rappresenta

Sara Della Corna, Miss Mamma Italiana Dolcezza 2021

CESENA. Lo scorso 12 settembre, nella finale di Bellaria, ha indossato la fascia di Miss Mamma Italiana Dolcezza. Sara Della Corna è mamma di Irene 13 anni, Michele 11 e Gioele 9

Quando e perché è iniziato il suo percorso a Miss Mamma?

“La prima esperienza risale a qualche anno fa. Poi mi fermai per motivi personali. Nell’agosto scorso mi sono iscritta di nuovo”.

Sara Della Corna (foto Gloria Teti)

In passato aveva avuto altre esperienze simili?

“Non come sfilate o passerelle”.

Ma…

“Ho fatto shooting fotografici e ho partecipato all’Amarcord Film Festival facendo una parte in un cortometraggio”.

Come è nata l’esperienza cinematografica?

“Ero iscritta a una scuola di cinema. E’ un mondo che mi affascina e attrae”.

Non ha più fatto niente?

“No, occasioni mi sono capitate, ma non mi entusiasmavano. Però, se arrivasse, coglierei quella che riterrei una buona occasione”.

Cosa prova quando sfila?

“Diverse sensazioni. Premetto che non mi sentivo padrona della passerella. Sfilare è emozionante e gradevole. Col passare del tempo poi sono riuscita a superare l’imbarazzo iniziale. Non a caso nella finale sono andata meglio”.

Quali sono i tratti distintivi del suo carattere?

“Sono timida, ma non ombrosa. Sono socievole e creativa. Prendo le cose un po’ troppo di petto, ma resto razionale. Mi considero una persona dolce”.

Quindi la fascia che ha indossato…

“Mi rappresenta in modo perfetto”.

Lei insegna?

“Sì, nella scuola primaria”.

Come è il rapporto con gli studenti?

“Bello. Mi ritengo fortunata. I bambini ti insegnano molto”.

In che modo?

“Ricordandoti l’essenziale. In mezzo al caos della quotidianità ti alleggeriscono grazie alla loro semplicità”.

Lei ha tre figli. Come è il rapporto?

“Buono. Mi sento molto vicina a loro. C’è dialogo. Il rapporto è aperto, ma non amichevole. Certe distanze vanno mantenute”.

Oltre al cinema sogni nel cassetto?

“Mi piacerebbe viaggiare il più possibile. Girare il mondo e conoscere altre culture”.

Rimpianti?

“Quello è un termine che non mi appartiene. Credo che nella vita ci possano essere state delle possibilità, ma se non sono state colte significa che non c’erano le condizioni ed allora è inutile avere dei rimpianti. Se devo guardare indietro l’unica cosa che mi è mancata è la spensieratezza giovanile”.

In che senso?

“Mi sono sposata che avevo 19 anni. Premetto che sono contenta della scelta fatta e della famiglia che ho costruito. Però aver avuto delle responsabilità in giovane età, non mi ha permesso di vivere appieno la spensieratezza giovanile”.

Le foto sono di Gloria Teti

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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