Fondi alluvione, polemica incomprensibile

Per la richiesta del Comune

“Il nostro compito è lavorare per il territorio andando oltre gli schieramenti. Poi, se otterremo dei risultati, ognuno dovrà giocaserli nel modo migliore”. A dirlo fu Laura Bianconi, senatrice di Forza Italia, quando (giustamente) si lamentava perché l’allora sindaco di Cesena, Giordano Conti, non la coinvolgeva nelle strategie per il territorio. E a Laura Bianconi va riconosciuto il merito di essersi impegnata per il territorio, a partire dal lavoro fatto per la E45, ma anche con la presentazione di emendamenti richiesti dalle imprese.

Del resto questo è il compito principale dei parlamentari locali. Sono tantissimi gli esempi, a partire dal caso del Corriere Romagna. Se continua ad esistere (in settembre festeggerà i 30 anni) è grazie all’impegno profuso dal senatore Bonavita che lavorò per far arrivare quei contributi pubblici che gli spettavano, ma che erano incagliati.

C’è poi il caso del Posto di polizia di Cesenatico. Quando il governo Berlusconi lo eliminò, Roberto Pinza, parlamentare del centro sinistra, invece di polemizzare alzò il telefono e chiamò il ministro Pisanu, allora ministro dell’Interno,che conosceva ai tempi della Dc, e risolse il problema. Cosa che adesso, invece, resta una pia illusione.

C ‘è poi il caso della Gronda/Bretella: il percorso fu “disegnato” una sera durante un Consiglio comunale. Mentre l’Assise procedeva, l’assessore Montesi prese una cartina e iniziò a scegliere il tracciato. Ben presto consiglieri di maggioranza e opposizione si unirono e fu deciso il tracciato.

Ora invece assistiamo ad una polemica stucchevole e incomprensibile sui fondi per la ricostruzione post alluvione. Non può essere escluso che il Comune abbia inserito nella lista anche interventi in eccesso. Ci sarà comunque una commissione chiamata a dover fare una valutazione. Ma è quantomeno insolito che a fare da cane da guardia siano i parlamentari locali.

E, comunque, se anche ci fosse qualche voce in più non sarebbe uno scandalo. Potrebbe essere considerato un rimborso per la totale latitanza dello Stato. Cesena si è risollevata da sola. Lo ha fatto con i propri mezzi e, soprattutto, grazie allo straordinario impegno dei volontari. Chi burdel de paciug hanno completamente sopperito alla totale assenza della Protezione civile nazionale (a Forlì si è vista dopo 8/9 giorni) che, quanto meno, sarebbe dovuta arrivare in fretta e furia per allestire una cucina da campo. Compito che, per fortuna, ha svolto il volontariato locale, a partire dalle parrocchie.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.