30 Giugno 2025
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(ph. Zani-Casadio)

(ph. Zani-Casadio)

RAVENNA. Non un primo piano fotografico della città, ma una “lettura” del testo-città che traduce in musica elementi della sua meccanica e architettura; un imponente ciclo orchestrale che invita il pubblico a scoprire nella musica uno spazio in cui entrare con il proprio bagaglio di idee e associazioni mentali.

È questo, in breve, Surrogate Cities di Heiner Goebbels, ritratto dinamico, diversificato, multi-prospettico, vertiginoso e modernissimo delle città: sabato 7 giugno, alle 21 al Teatro Alighieri, la nuova produzione di Ravenna Festival riporta in scena l’opera più nota del compositore – nonché regista teatrale fra i più influenti in Europa. Audace sperimentatore capace di muoversi fra classica e jazz, pop ed elettronica, suoni e rumori, improvvisazioni e campionamenti, Goebbels cura anche la mise en espace, firmando scene e luci con Norbert Ommer come sound director. A eseguire Surrogate Cities sono l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Andrea Molino, i solisti Aurore Ugolin, John De Leo e Jack Bruce e Alípio Carvalho Neto ai sassofoni. L’appuntamento è possibile grazie al sostegno di Romagna Acque.

Surrogate Cities è un tentativo di avvicinarsi al fenomeno della città da diversi punti di vista, di raccontare storie di città, di esporsi ad esse, di osservarle, è materiale sulle metropoli che si è accumulato nel corso del tempo – spiega Heiner Goebbels – Il lavoro è stato ispirato in parte da testi, ma anche da disegni, strutture e suoni; l’accostamento tra orchestra e campionatore ha giocato un ruolo considerevole per la capacità di quest’ultimo di immagazzinare suoni e rumori normalmente estranei alle sonorità orchestrali. Le associazioni che ho sono con un’immagine realistica, certamente contraddittoria, ma dopo tutto positiva della città moderna”. Surrogate Cities è senza dubbio uno dei progetti più ambiziosi di Goebbels. Analisi della “giungla di cemento” in tutta la sua complessità e completa di flashback musicali e storici, il lavoro include parole di Paul Auster, Hugo Hamilton e Heiner Müller. Le citazioni sono una parte integrante dell’opera nella sua esplorazione delle dinamiche di potere e del potere dinamico delle città, ma le fonti letterarie e poetiche includono anche Quintiliano, Freud e Kafka.

Il primo romanzo dello scrittore irlandese Hugo Hamilton si intitolava proprio Surrogate City – ambientato a Berlino, raccoglie storie di migrazione prima della caduta del Muro. Nel libro, la città riflette la temporaneità dell’esistenza umana, la sua natura transitoria, mutevole e irta di interrogativi; il “rumore” della città sono le vite di coloro che cercano un senso di appartenenza. Goebbels ha incorporato nel suo lavoro la scena di apertura del romanzo, dove una giovane donna corre lungo le strade di Berlino. Il testo del drammaturgo e poeta tedesco Heiner Müller descrive invece il conflitto fra la città di Roma e Alba. Dopo tutto la composizione funziona come una collezione di “artefatti” della città, per costruire quello che non è un ritratto univoco ma piuttosto una collaborazione costante e cangiante fra le varie parti in gioco – forse per ottenere quell’effetto che, nelle parole di Paul Auster, è la capacità della città di stravolgere i nostri pensieri.

Dopo tutto il titolo Surrogate Cities allude alla capacità delle città di diventare un “surrogato” di certi stati di esistenza; sulle città, insomma, proiettiamo desideri e paure e a loro volta le città riflettono le nostre nevrosi, euforie e abitudini. Un’esperienza della città che Goebbels distilla in sette tappe orchestrali, con o senza voci, per un totale di otto brani (una delle tappe si sdoppia in due strofe di un testo di Auster). Sembra invece un invito ad allontanarsi dagli spazi urbani alla ricerca di un locus amoenus il più recente album di Max Richter: In A Landscape (Deutsche Grammophon) è un atto di protesta che oppone silenzio e pacatezza alla violenza diffusa della nostra epoca – a Ravenna Festival arriva il 6 luglio, al Pala De André.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

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