
L’incontro organizzato a Dovadola sabato 21 giugno 2025 per festeggiare il 25° anniversario della fondazione della locale sezione di Protezione Civile è stato un successo tanto da richiamare più di 250 persone. All’evento, coordinato da Gabriele Zelli, sono intervenuti: Francesco Tassinari, sindaco di Dovadola, Maurizio Gardini, presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi, Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque, Piero Moscardini, già funzionario del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Massimiliano Corzani, presidente del Coordinamento provinciale di Protezione Civile, Sara Vannoni, responsabile dell’Ufficio Sicurezza Territoriale di Forlì-Cesena della Regione Emilia-Romagna, Daniele Valbonesi, consigliere regionale, Rosaria Tassinari, parlamentare. Erano inoltre presenti: Valentina Ancarani, consigliere regionale, Marco Di Maio, ex parlamentare, Milena Garavini e Jader Dardi, sindaci rispettivamente di Forlimpopoli e Modigliana, Chiara Venturi, ex vice sindaco di Predappio, Sofia Bandini, componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa dei Risparmi. All’appuntamento non poteva mancare Mirko Tedaldi che è stato il primo presidente dell’associazione dovadolese e che oggi lo è della storica Pro Loco dovadolese.
Nell’intervento di apertura della manifestazione il presidente della Protezione Civile di Dovadola Roberto Bartolini ha ricordato che l’associazione venne fondata nell’anno 2000 in occasione dello sciame sismico che colpì il territorio delle province di Forlì-Cesena e Ravenna. Questo evento calamitoso vide numerosissimi dovadolesi dormire all’interno delle proprie auto negli spazi aperti, al freddo e ciò fece maturare l’ipotesi di costituire il sodalizio.
“Siamo partiti in 23”, ha specificato Bartolini, “dal nulla, con nulla, oggi contiamo 49 volontari di cui ancora 6 attivi, tra coloro che il 6 marzo 2000 firmarono l’atto costitutivo. Nel tempo abbiamo sempre operato a tutti i livelli, locale, provinciale, regionale e nazionale, intervenendo a supporto delle istituzioni per qualsiasi genere di calamità ed esigenza: terremoti del Molise (2002), Abruzzo (2009), Emilia (2012), esondazione dei fiumi Secchia e Misa nel 2014. Ci siamo impegnati anche durante la pandemia da COVID 19 e le recenti e devastanti alluvioni che hanno colpito la Romagna”.
“Non siamo intervenuti solo in occasione di emergenze”, ha proseguito Bartolini, “perché una particolare attenzione l’abbiamo sempre rivolta agli studenti delle nostre scuole primarie con tante giornate di formazione, in quanto abbiamo sempre ritenuto utile, oltre che un dovere civico, trasmettere a giovani la passione per il mondo del volontariato in generale e nello specifico fare capire cosa è la protezione civile e cosa fa, cercando così di coinvolgere coloro che un giorno potrebbero diventare i volontari del futuro. Anche perché il mondo del volontariato sta vivendo una crisi profonda, non si riesce ad avere la stessa capacità di attrazione di un tempo nei confronti dei giovani: i loro interessi sono completamente altri, non si riesce calamitarli, bisogna a mio avviso trovare il modo di fare qualcosa anche livello politico”
La Protezione Civile di Dovadola nel corso di 25 anni ha sempre collaborato con le amministrazioni comunali del paese. “Abbiamo cercato sempre di essere sempre propositivi”, ha sottolineato Roberto Bartolini, “di farci trovare pronti nel caso di necessità, di essere progettuali, di pensare cosa possa essere utile per la collettività. E se sono fondamentali i rapporti con le municipalità, altrettanto lo sono quelli con altre istituzioni che credono nei nostri progetti e sono di sostegno nella loro realizzazione. Romagna Acque ci sosterrà nell’acquisto di una cella frigorifera. Mentre la Fondazione Cassa dei Risparmi contribuirà alla dotazione di una struttura ricettiva, estremamente flessibile e versatile nel contenuto, veloce nell’assemblaggio e quindi nell’esecutività operativa, idonea per ospitare contemporaneamente, in questo primo modulo, max 60 persone al riparo da intemperie e comodamente a sedere in attesa di ricevere un pasto o comunque sotto una struttura per un punto di ritrovo e di primissima accoglienza”. Quest’ultimo progetto si integra e completa, per omogeneità ed affinità, con la struttura fissa esistente in paese, in piazza Berlinguer, già operativa e adatta alla preparazione di alimenti con una produzione di 400 pasti/ora.
Al termine del suo intervento Roberto Bartolini ha ricordato che la sede dell’associazione e del Centro Operativo Misto (COM) di via Nadiani sarà potenziata con la costruzione di due nuovi uffici e di un locale dalla superficie utile di circa 200 metri quadrati per ricoverare tutti i mezzi comunali, quelli della Protezione Civile e le attrezzature. L’intervento è stato già finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e l’avvio dei lavori è imminente.
Nel ringraziare tutte le volontarie e i volontari, oltre che le autorità e il pubblico presente, Bartolini ha chiuso il suo intervento dicendo: “Questo incontro è una delle poche occasioni, un raro momento in cui guardiamo indietro per vedere quello che abbiamo fatto, pensato e costruito ma noi siamo abituati a guardare avanti, pensiamo e progettiamo per il futuro prossimo cercando di capire cosa possa essere necessario e utile per le nostre collettività in caso di emergenza e non farci trovare impreparati”.

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