17 Dicembre 2025
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Il nuovo libro di Radames Garoia verrà presentato a Castiglione di Ravenna 

Venerdì 19 dicembre 2025, alle ore 20.45, presso la sede dell’Associazione Castiglionese “Umberto Foschi”, via Zattoni 2, Castiglione di Ravenna, verrà presentato il nuovo libro Sfogliando il calendario, usanze e tradizioni di Romagna dimenticate” di Radames Garoia. Insieme all’autore interverranno Gabriele Zelli, curatore della prefazione del volume, e Nivalda Raffoni che leggerà alcune poesie e racconti presenti nella pubblicazione. Durante la serata, organizzata in collaborazione con l’Istituto “Friedrich Schürr” di Santo Stefano (Ra), verrà effettuata una videoproiezione commentata di immagini presenti nel libro e il fisarmonicista Giuseppe Tedaldi eseguirà intermezzi musicali.

Ingresso libero. Al termine momento conviviale. 
Gabriele Zelli nella prefazione del libro scrive: “Il contenuto del nuovo e importante lavoro di Radames Garoia ci induce a pensare, a ragionare, sul tempo che passa facendo piazza pulita, o quasi, di tutto ciò che un tempo ha caratterizzato la vita delle nostre comunità, perlomeno fino alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. La massiccia presenza nelle nostre case dei più moderni apparecchi televisivi e delle applicazioni conseguenti, l’ampio uso dei mezzi di informazione, in continua evoluzione con capacità di modificare la vita sociale, hanno di fatto modificato i costumi e il modo di vivere…
La lettura dei vari capitoli del libro che vanno, solo per citarne alcuni, dalla trattazione degli usi e costumi del primo giorno dell’anno a quelli dell’Epifania, da quelli dei giorni della Merla, della Candelora e dal Fugaren (le focarine) ai riti della Settimana Santa, dai riti in occasione di Calendimaggio (1 maggio) e di San Giovanni (24 giugno) alle credenze popolari del giorno di San Lorenzo (10 agosto), dai diversi significati di San Martino, dalle veglie invernali ai riti propiziatori di Natale e San Silvestro, ci fa capire come, nell’arco di diversi decenni, alcune feste e tradizioni siano state non solo abbandonate o addirittura dimenticate, mentre altre risultano completamente snaturate”. 

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