Commento dei dati *reali* (solo questi, i sondaggi sono sempre fuorvianti e ne abbiamo avuto di nuovo dimostrazione chiarissima).
Il centrosinistra, con lo 0.4% in più del PDL, avrà la maggioranza assoluta alla Camera, grazie ad una legge elettorale scandalosa: questo è possibile solo grazie alla coalizione con Sel, Tabacci e altri moderati: il PD da solo non ci sarebbe riuscito poichè ha preso solamente il 25% (Veltroni al confronto aveva fatto molto meglio …). Il centrosinistra avrà anche la maggioranza relativa al Senato ma questo non consentirà di governare.
Il primo partito in Italia è il Movimento 5 Stelle che è il grande trionfatore di queste elezioni, con una campagna tutta d’attacco e capace di mobilitare milioni di persone. Un movimento che va capito e su cui occorre agire se non si vogliono disperdere tante energie, specie di tantissimi giovani: la sfida democratica passa da questi contesti non facili.
Il PDL ha perso (!), ma meno di quanto era plausibile aspettarsi dopo anni e anni di malgoverno. La Lega è al minimo storico, quasi ridotta al lumicino (ha perso tantissimi consensi anche in Veneto e Piemonte).
Monti ha perso le elezioni e pure molta credibilità, l’ “agenda Monti” è stata stracciata dagli elettori (con buona pace anche dei “montiani” del PD, in realtà solo pezzi di “gruppi dirigenti”). Fini e Casini sono praticamente crollati, l’Udc è all’1,5 (con buona pace di D’Alema e di chi in questi anni l’ha corteggiata fino all’eccesso). Casini è uno dei grandi sconfitti di queste elezioni.
Ingroia e con lui l’assemblaggio Idv, FDS, PDCI, Verdi (in Emilia-Romagna guidati dall’ex grillino Favia, non eletto in Parlamento) ha mostrato tutta la sua debolezza e soprattutto la totale mancanza di un progetto politico. Le sue dichiarazioni dopo la sconfitta sono imbarazzanti. Peccato.
Il Pd non ha vinto, anzi stando alle aspettative ha perso (specie se si considera il contesto generato dalle primarie). Non superare il 25% è, di fatto, una sconfitta. E tuttavia, con i dati reali e gli effetti della “legge Porcata”, ora il PD – oltre a riflettere tanto e con molta umiltà – ha il dovere di fare una proposta.
Ritengo assolutamente sbagliata e anzi improponibile un’ipotesi di governissimo o di governo tecnico (BASTA!) e ASSURDA UNA COALIZIONE CON IL PDL E BERLUSCONI.
Le due prospettive possibili sono dunque quelle di un ritorno al voto a brevissimo o un tentativo di formare un governo che miri ad alcune azioni radicali (su contrasto alla disoccupazione e costi di funzionamento delle istituzioni), e che non può non vedere la partecipazione del M5S o comunque un suo sostegno (essendo il Movimento 5 stelle il primo partito alla Camera).
Il tempismo per una volta ci accompagni, per evitare che il malessere e il disagio sociale si estendano ancora di più. Da domani vedremo se saremo in grado di superare questo stato di stallo del Parlamento.
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