Scuole d’infanzia, un referendum assurdo…

Son curioso di sapere se Stefano Rodotà, Dario Fo, Michele Serra, Corrado Augias, Andrea Camilleri, Paolo Nori, Wu Ming, Serena Dandini, Neri Marcorè, e tutti gli altri intellettuali dei miei stivali, hanno mai messo piede in un asilo dell’infanzia convenzionato, magari in Emilia Romagna….
…c’è sempre in Italia una sinistra intellettual-parolaia, indolente e conservatrice, che fa di tutto per aggrapparsi a slogan, perdipiù fuorvianti: le parole “scuola pubblica” non dicono e non spiegano nulla se le si vogliono brandire a vanvera come nell’assurdo referendum di Bologna…Ma ci vuol molto a capire che è il “servizio pubblico” ripeto: il servizio pubblico: nome >servizo, aggettivo> pubblico, che dobbiamo assolutamente tutelare!! …e che se è tutelato il “servizio pubblico”, cioè la scuola aperta a tutti, senza discriminazioni di ogni genere e colore, la “gestione” -ripeto: la <gestione>- può benissimo essere privata ??? Naturalmente con le garanzie di qualità e eccellenza dei servizi, testate dalle apposite convenzioni..In tantissimi casi, questo servizio pubblico delle scuole d’infanzia a gestione privata e convenzionata, si è dimostrato anche superiore al servizio nella gestione pubblica. E con cotanti risparmi per le casse dei Comuni ..!! Documentatevi, compagni dalla gioiosa firma facile e inconsapevole…IMG_2904

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Roy Berardi

Romagnolo originario di Forlimpopoli, residente a Fratta Terme, da giovanissimo all'ufficio stampa e sindacalista della Cgil in Forlì e in Cesena. Dalla fine anni ’80, giornalista di turismi emergenti (agriturismo,turismo rurale, turismo all’aria aperta ed il “plein air “) sui quali ha prodotto per riviste nazionali del settore oltre 150 reportage ed inchieste soprattutto su territori della cosiddetta “Italia Minore”. Quindi project manager di progetti per l'aggiornamento professionale di imprenditori del turismo. Da una decina d’anni si occupa - con la libera professione – dei temi all’incontro virtuoso tra innovazione turistica, agricoltura di qualità e cultura dei territori. Ha contribuito alla nascita ed al consolidamento della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì-Cesena; ha collaborato ai progetti per la nascita di Casa Artusi in Forlimpopoli, e lavora per farne "magnete attrattore" della nuova destinazione turistica della Romagna interna.