Nei mesi scorsi il Consorzio Formula Ambiente è stato anche ispezionato dal Ministero dello Sviluppo Economico, su richiesta del Movimento 5 Stelle, ma nessuna irregolarità è stata rilevata.
Il consiglio di amministrazione di Formula Ambiente ha agito bene allontanando i soci coinvolti nell’inchiesta “Mafia Capitale” e questi non potranno rientrare in azienda. Questa la decisione del collegio arbitrale nominato dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena, che ha riconosciuto la legittimità del provvedimento e confermato in pieno la bontà dell’operato degli organi amministrativi di Formula Ambiente, accogliendone totalmente le argomentazioni difensive.
La delibera d’esclusione, adottata il 15 dicembre scorso dal Cda, era stata impugnata dai soci allontanati, le cooperative “Coop. 29 giugno coop. sociale Onlus”, “29 giugno Servizi soc. coop. di produzione e lavoro” e “Formula Sociale soc. coop. integrata a r.l. Onlus”.
«Nei fatti è stata riconosciuta la sussistenza di ingenti danni all’immagine del Consorzi, oltre a pregiudizi di carattere economico e il Collegio Arbitrale ha definitivamente chiarito che l’allontanamento dalla compagine sociale dei soci coinvolti nelle inchieste fu una misura adeguata e necessaria per tutelare l’immagine ed il buon nome del nostro Consorzio», spiega il presidente, Maurizio Franchini.
Sotto il profilo del diritto gli Arbitri hanno accertato l’assenza di disposizioni di legge contrarie all’adozione del provvedimento e la legittimità delle procedure seguite dal Consiglio. Nei mesi scorsi il Consorzio Formula Ambiente è stato anche ispezionato dal Ministero dello Sviluppo Economico, su richiesta del Movimento 5 Stelle, ma nessuna irregolarità è stata rilevata. «Oggi più che mai si può affermare che il Consorzio ha sempre improntato il proprio operato al rispetto della Legge. È quindi con sincera soddisfazione che i lavoratori di Formula Ambiente, il personale amministrativo, gli organi direttivi ed i soci hanno accolto la decisione del Collegio», conclude Franchini.
Il collegio nominato dalla Camera di Commercio era composto dagli avvocati Pierino Buda (presidente) e Stefano Spinelli e dal commercialista Samuele Turci. Il lodo è stato emesso lo scorso 19 giugno.
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