La proposta di estendere la stagione balneare lanciata dall’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini è vista come un’opportunità che presenta però anche molti nodi da risolvere, dagli adempimenti burocratici necessari fino all’annosa incertezza della Bolkestein
Estendere la stagione balneare 2017 per tutto l’anno, dall’1 gennaio al 31 dicembre, per quanto riguarda le attività sportive, culturali, ludiche, di ristorazione e le licenze commerciali. Arriva a cavallo tra gennaio e febbraio la proposta di ordinanza della Regione a enti locali e associazioni di categoria per “destagionalizzare” il turismo in riviera. Un primo passo politico ha spiegato l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, nella convinzione che l’estensione all’intero anno solare della stagione balneare possa aumentare l’attrattività della costa romagnola, offrendo un’ulteriore opportunità agli operatori.
“Il mare d’inverno” sembra che funzioni: il periodo di Natale e Capodanno in termini turistici è andato molto bene. Per il presidente della Cooperativa Bagnini di Cesenatico, Simone Battistoni, questa è un’opportunità in più che si vuol dare al turista. «Si tratta di una cosa positiva per il turismo, è chiaro che va calibrata di località in località, condivisa con gli enti locali e le associazioni di categoria, affinché rappresenti un’opportunità per tutti. A Cesenatico alcuni bagni aprono già ad aprile e chiudono in autunno inoltrato, questo permette di sfruttare al massimo le attività e gli impianti sportivi presenti negli stabilimenti, per attrarre pubblico e organizzarvi tornei e meeting legati allo sport e alla vacanza attiva». Per fare ingranare il “mare d’inverno” occorre superare i vincoli che ci sono in spiaggia. «L’ordinanza va ancora discussa – spiega Diego Casadei, presidente della cooperativa bagnini Riccione -, effettivamente permette una vivibilità della spiaggia 12 mesi l’anno, non si dovranno smontare molte attrezzature per rendere l’arenile sempre fruibile. Tutti gli aspetti burocratici amministrativi sono comunque da dipanare, come in tutti i campi è complicato, in spiaggia poi in maniera esponenziale, si è sottoposti a svariati enti con autorizzazioni diverse». «Con l’ordinanza – prosegue Casadei – è stato fatto un passaggio importante e fondamentale, auspicato dalle associazioni di categoria, senza il quale non si poteva costruire il resto. Adesso su questo gradino irrinunciabile serve costruire i passaggi successivi con adempimenti tecnico burocratici da svolgere tra Demanio, Ambiente ed Edilizia, che sono un territorio ancora tutto da esplorare. Speriamo che vengano resi facili e snelli, per chi è interessato a lavorare tutto l’anno».
L’assessore regionale al Turismo Corsini sogna piscine riscaldate con copertura trasparente da togliere con l’arrivo dell’estate, per permettere ai turisti di stare in acqua al caldo godendosi comunque il panorama marittimo. Investimenti del genere, però, saranno possibili solo quando gli operatori avranno certezze rispetto alla loro concessione, in riferimento alla direttiva Bolkestein.
«Abbiamo accolto positivamente le opportunità in più previste dall’ordinanza balneare e dal “mare d’inverno” – dice Roberto Baldassari, presidente cooperativa bagnini di Cattolica – le spiagge sul lungomare di Levante che ancora si devono adeguare al nuovo Piano spiaggia potranno investire anche in questo senso, con un arenile da vivere 12 mesi su 12. Le tasse le paghiamo tutto l’anno, ben venga se ci sono le condizioni per usufruire della spiaggia anche in altri periodi oltre all’estate, ad esempio con campi sportivi aperti, magari coperti». A Rimini alcuni ristoratori hanno fatto richiesta per l’autorizzazione per installare le cupole e ampliare il ristorante sulla sabbia. È soddisfatto Mauro Vanni, presidente dei bagnini di Miramare, “il percorso parte da lontano, concordato fra amministrazione comunale, associazioni di categoria, Soprintendenza ai beni ambientali. Da anni stiamo cercando di rendere utilizzabile l’arenile anche in inverno e siamo contenti che la Regione abbia recepito questa volontà. Per riuscirci, però, è necessario rivedere l’ordinanza balneare. Con il Comune abbiamo già pensato a un protocollo d’intesa per tenere spiagge e campi da gioco illuminati, così da mettere i nostri servizi a disposizione dei turisti». Le cupole rappresentano una prima idea, ci sono poi gazebo e palloni, le soluzioni sono tante, così come le idee, come aree dedicate al benessere e allo sport, ma anche ai bimbi all’intrattenimento.
«La destagionalizzazione – afferma Giorgia Valentini, presidente cooperativa bagnini Bellaria Igea Marina – è sicuramente è positiva, ma ci vogliono le strutture idonee e un piano dell’arenile che permetta di farlo. Da parte nostra c’è la volontà e la voglia di lavorare bene per il turismo e migliorare l’offerta, la concorrenza di altre località nel mondo è sempre più forte, e anche noi dobbiamo crescere e andare avanti. È logico che ci vogliono le condizioni, a Bellaria Igea Marina dobbiamo fare un Piano dell’arenile, aspettiamo una legge nazionale chiara, il clima di incertezza blocca gli investimenti. Ci sono un po’ nodi da risolvere, noi al momento non abbiamo le strutture idonee e il Piano dell’arenile attuale non permette interventi in questo senso».
«L’ordinanza – sottolinea però Fabio Ceccaroni, presidente bagnini Cervia – al momento non ha fatto altro che cambiare le date, inserendo la possibilità di tenere aperte le spiagge tutto l’anno. Ma le strutture non sono idonee a farlo, quindi direi che a Cervia la stagione balneare per il momento rimane invariata al periodo canonico».
Emer Sani
dal n.1/2017 della Romagna Cooperativa
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