Piazza della Libertà: ecco che fare

Ultima possibilità di creare un magnete. Servono iniziative sia per il mattino che per il pomeriggio. Il frequentatore va fidelizzato. C'è poco tempo

Hanno ragione quelli che sollecitano un progetto per il rilancio di piazza della Libertà. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato Cesare Soldati, presidente della Confesercenti. Chiede di fare fronte comune per realizzare un progetto che renda la zona fruibile, accogliente e che sia invitante per le imprese. E, aggiungo io, bisogna fare in fretta, perché il tempo a disposizione è poco.

Rivitalizzare quella piazza è fondamentale. Non ho dubbi che sarà gradevole. Da quello che appare dai rendering penso di poter dire che sarà anche bella, ma il bello è soggettivo. Quindi non entro in questo argomento che, temo, sarà viziato anche dalle posizioni politiche. Però, non c’è dubbio: sarà gradevole. Ma non basta. Serve riempirla di contenuti perché, altrimenti, si rischia di fare una cattedrale nel deserto.

 

Servono, quindi, appuntamenti per, almeno, quattro giorni alla settimana. Non iniziative, una tantum, ma qualcosa di fisso che fidelizzi i frequentatori. Poi, ben vengano, quelle sporadiche. Inoltre bisognerebbe studiare qualcosa sia per la mattina (mercatini) che per il pomeriggio. Solo così piazza della Libertà potrà diventare quel magnete di cui ha un grandissimo bisogno il centro storico di Cesena.

In passato si pensava potesse diventarlo lo store della Benetton, ma pur essendo una struttura importante non ha la forza per essere un magnete. Non lo è diventato il Foro Annonario a causa di un progetto sbagliato. Adesso c’è piazza della Libertà. L’amministrazione comunale ci sta lavorando. La speranza è che non arrivi lunga.

 

Sulle iniziative che saranno fatte le voci si rincorrono. Una delle più frequenti è il trasferimento del mercatino che ora è di fronte al Caps. A mio avviso sarebbe un errore. Tutti sanno che non sono un pasdaran dei parcheggi, ma quella di via IV Novembre è una di quelle attività che richiede la sosta adiacente o nelle immediate vicinanze. Stiamo parlando del classico prodotto da toccata e fuga. Sbaglia chi pensa che la fidelizzazione porti i clienti a seguire i fornitori di fiducia. In alcuni casi l’offerta è molto interessante, ma non talmente unica da portare la stragrande maggioranza dei clienti a seguire il proprio fornitore se l’accesso non sarà immediato. Questo non significa che non abbia ragione la Confesercenti quando chiede che quella iniziativa (con altre simili) siano più regolamentate sotto tutti i punti di vista. Ma è un argomento sul quale tornerò.


Per quanto riguarda piazza della Libertà servono, invece, iniziative uniche, almeno per la città. Se poi dovessero essere anche gradite ai turisti sarebbe ancora meglio. Ma, in prima luogo, devono essere rivolte ai residenti che, quasi sempre, hanno priorità diverse rispetto a chi visita la città.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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