Mercoledì 13 settembre 2017, alle ore 17.00, cerimonia di intitolazione del fondo librario che raccoglie i suoi tantissimi volumi di genere teatrale
Maria Letizia Zuffa (Forlì 1950 – 2016) è stata instancabile animatrice culturale della sua città. Da sempre attiva in campo culturale, ha spaziato in vari ambiti seguendo con passione gli interessi più disparati: teatro, cinema, arti visive, fumetto, letteratura. Questo senza mai tralasciare l’impegno civile, soprattutto nei confronti dell’universo femminile, che l’ha vista partecipe delle battaglie femministe degli anni settanta e in prima linea contro il femminicidio anche con diversi spettacoli teatrali. Proprio il teatro è stato una delle sue grandi passioni. Fondatrice dell’associazione culturale teatrale “Malocchi & Profumi” in cui è stata attrice, regista e drammaturga, ha avvicinato al teatro generazioni di giovani forlivesi organizzando e promuovendo decine di spettacoli di successo in cui ha spesso cercato di conciliare lo svago con la cultura del territorio, per la quale ha avuto sempre uno sguardo privilegiato, in particolare per la storia, per i personaggi e per il dialetto. A questo vanno aggiunte le collaborazioni con altre realtà teatrali del territorio da Elsinor a Qaos passando per il Teatro delle Forchette.
L’impegno per la drammaturgia di Maria Letizia Zuffa verrà rievocato mercoledì 13 settembre 2017, alle ore 17.00, in occasione della cerimonia di intitolazione del fondo librario che raccoglie i suoi tantissimi volumi di genere teatrale, in particolare quelli dai quali ha tratto testi, o spunti, per le innumerevoli regie di spettacoli che ha firmato; come i libri “Fedra” di Seneca, “La casa dell’incesto” di Anaïs Nin, “Fuochi” di Marguerite Yourcenar sui quali ha lavorato per creare il testo “Fedra o della luce”; oppure “Lo Chopin partiva”, un volume pubblicato dalla rivista forlivese “Una Città”, utilizzato per la lettura spettacolo con in scena, oltre a Maria Letizia, Mariolina Coppola, Chiara Valentini, Sabina Spazzoli con le musiche di Paola Sabbatini e Roberto Bartoli. Da segnalare ancora “Le baruffe chiozzotte”, commedia scritta in dialetto veneto da Carlo Goldoni per la quale Maria Letizia decise di spostarne l’ambientazione da Ghioggia a Cervia traducendo tutto il testo con un lavoro sul dialetto romagnolo in collaborazione con l’esperto Luigi Mazzoni di Faenza, e “Ricordati di Gualeguaychu” di Susanna Agnelli, lettere immaginarie a Giuseppe Garibaldi, dal quale ha tratto spunto per la rappresentazione dedicata alle donne di Garibaldi. Questo spettacolo debuttò proprio nei locali della Biblioteca Comunale Aurelio Saffi, corso della Repubblica 78, Forlì, dove si svolgerà la cerimonia di mercoledì pomeriggio. All’iniziava interverranno Elisa Giovannetti, assessore del Comune di Forlì, Gabriele Zelli, presidente del Lions Club Forlì Host, le Associazioni Culturali “Malocchi&Profumi”, “Grandi Manovre”, “O.G.M. Organismi Geneticamente Musicalizzati”, “Qaos” e “Teatro delle Forchette”.
Ingresso libero.
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