Il turismo va bene, ma non può cullarsi sugli allori

Bene i primi otto mesi. Turismo culturale da sviluppare e consolidare

Il turismo è un asset di grande rilievo nell’economia del territorio e produce, secondo l’ultima stima dell’Istituto Tagliacarne relativa all’anno 2014, circa il 76% del valore aggiunto prodotto a livello regionale dalle imprese del settore “alloggio”.

Al di là della riflessione che è indispensabile sul nostro modello turistico, sulla solidità del suo posizionamento competitivo e sulla necessità di un suo rinnovamento, è importante evidenziare l’andamento dei primi indicatori della stagione 2017 che danno conto dell’impegno congiunto di tanti attori e prima di tutto di quello degli imprenditori del settore che hanno saputo interpretare con grande capacità le condizioni attuali per trasformarle in occasione di crescita e di benessere.

 


In merito ai dati, le elaborazioni curate dall’Ufficio Studi della Camera di commercio della Romagna  Forlì- Cesena e Rimini sui dati preliminari, registrano risultati particolarmente positivi per i turisti e per i pernottamenti nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: rispettivamente +5,6% e +5,1%. Da considerare che anche i dati dello scorso anno erano cresciuti rispetto a quello precedente. Con 3.904.449 turisti arrivati e 18.397.560 pernottamenti.

Ma, al di là dei dati, comunque importanti, è  interessante analizzare le tendenze di un territorio che si distingue per la ricchezza di potenzialità che, opportunamente valorizzate, rappresentano un asset di portata strategica. Accanto al ruolo storico e fondamentale del turismo balneare, si evidenziano in costante crescita il turismo congressuale e d’affari, termale, sportivo, ed in particolare nei territori delle colline e della montagna, il turismo eno-gastronomico, storico-culturale, escursionistico. Nello stesso tempo però ci sono importanti opportunità da consolidare e sviluppare sul fronte del turismo culturale e delle città d’arte che stanno riservando grandi soddisfazioni, ma che, opportunamente valorizzate, possono dare molto di più.


I dati della provincia di Forlì-Cesena.
Emergono risultati particolarmente positivi per i turisti e per i pernottamenti nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: rispettivamente +5,2% e +9,6%. Con 918.770 turisti arrivati e 4.646.725 pernottamenti, complessivamente la provincia rappresenta l’11% dei turisti a livello regionale e il 14,2% delle presenze registrate a livello regionale. La componente italiana della domanda, che incide in modo prevalente, ha fatto registrare un aumento del 5,5% dei turisti e dell’11,8% dei pernottamenti. Positive anche le variazioni della domanda dei turisti stranieri: rispettivamente +3,6% e + 1,3%.

 


Tra i comuni della costa va segnalata la performance di Cesenatico con un aumento dei turisti pari al 5,7% e dei pernottamenti del 15,5%.
Nei due comuni principali: Forlì ha registrato un aumento degli arrivi del 3% e delle presenze pari al 16,4%; Cesena registra invece dati stabili (rispettivamente -0,6% e -3,6%).
Positivo anche l’andamento dei comuni “termali” guidato da Bagno di Romagna (arrivi +11,2%; pernottamenti +5,4%) e da Castrocaro – Terra del Sole (arrivi +13,5%; pernottamenti +2,5%).

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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