Risposte ai precari Ausl

Documento di Mille Papaveri Rossi

Mille Papaveri Rossi interviene per essere al fianco dei precari e delle precarie dell’Azienda USL della Romagna.
La speranza era quella che per 250 lavoratrici e lavoratori precari dell’Azienda USL della Romagna, quello appena passato, fosse un PRIMO MAGGIO diverso, con la stabilizzazione del loro posto di lavoro.
Rimaniamo ancora in attesa, sperando i tempi siano davvero celeri, delle graduatorie realizzate in base ai requisiti previsti dall’accordo firmato in Regione dai sindacati, ai quali chiediamo massimo impegno e serietà, per la stabilizzazione di circa 800 lavoratori delle AUSL dell’Emilia Romagna, di cui 250 dell’Azienda USL della Romagna.
Graduatorie dalle quali, gli aventi diritto, potranno finalmente essere assunti a tempo indeterminato.
Le stabilizzazioni, le internalizzazioni dei servizi (invertire la rotta sulle esternalizzazioni), la riqualifica dei lavoratori, la sicurezza sul lavoro, il NO al “Jobs Act”, il NO alla “Legge Fornero” e dare un futuro lavorativo (stabile) alle giovani generazioni, sono le nostre priorità!
Da sempre dalla parte dei precari e delle precarie, in particolare con quelli “cronici” dell’Azienda USL della Romagna, che quotidianamente e con grande professionalità lavorano in ambito sanitario.
Perché centralità del paziente, eccellenze, trauma center, professionalità e qualità dei servizi, non possono prescindere da lavoratori e lavoratrici che negli anni hanno maturato esperienza, competenza e professionalità in grado di dare qualità ai servizi.
Partendo quindi dall’accordo siglato nell’ottobre 2014 tra l’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna e le associazioni sindacali confederali di categoria, per la copertura stabile di circa 1000 posti in organico (su un totale di più di 2300 precari) per il triennio 2014-2016, in larga parte disilluso, oggi guardiamo con cauto ottimismo questa prima parte di stabilizzazioni, le cui graduatorie avranno validità per il triennio 2018-2020.
Stabilizzazioni che sono solo un primo passo, non sufficiente, per superare in maniera definitiva le forme di lavoro flessibile e precario, che dovrebbero invece essere utilizzato solo per i temporanei aumenti di attività o per le lunghe assenze o aspettative. Per NON LASCIARE A CASA nessun lavoratore precario e nessuna lavoratrice precaria. Damo al lavoro sicurezza e dignità!

Questo post è stato letto 64 volte

Avatar photo

Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *