Il gran ballo delle alleanze

Salvini rompe con Mattarella e lancia un'opa sui 5Stelle. Anche a Cesena potrebbe cambiare tutto il quadro politico

Salvini lancia un’opa sui 5Stelle e, soprattutto, sull’Italia. Premetto: sto dalla parte di Mattarella. In primo luogo perché sono contrario all’uscita dall’euro. In secondo piano perché mi rendo conto che non è successo niente di particolare. Non è la prima volta che il presidente della Repubblica chiede di modificare il nome di un ministro. È  successo spesso. Chi adesso grida al golpe o è in malafede o non conosce la storia politica italiana.

Sono consuetudini che conosce bene anche Salvini che però ci ha giocato. Il leader leghista sapeva che Mattarella non avrebbe ceduti su Savona ed ha usato quella carta per rompere. E a farci la figura del cacao sono stati i 5Stelle che politicamente non hanno toccato palla e sono stati usati dalla Lega che, nel frattempo, aveva fatto una sorta di patto con Fratelli d’Italia. Non a caso Giorgia Meloni, negli ultimi tempi, si era molto salvinizzata. Adesso ha addirittura chiesto la messa in stato di accusa del presidente della Repubblica colpevole di aver boicottato un governo del quale Fratelli d’Italia sarebbe stato (a parole) all’opposizione. Per salvare l’apparenza, almeno la passionaria Giorgia qualche ora l’avrebbe potuta aspettarla. Ma questo è quello che ci passa la politica.

 

E adesso? È molto probabile che si vada verso un’alleanza pentaleghista che potrebbe essere allargata a Fratelli d’Italia. Non so come, ma qualcosa si inventeranno. Ma, così a naso, sarebbe rischioso per i pentastellati.

È chiaro che una simile situazione avrebbe degli effetti anche su Cesena. Difficile immaginare che il quadro politico resti lo stesso che c’è adesso. Quindi, in vista del voto del prossimo anno, tutto torna in alto mare.

 

Certo, se penso che la città potrebbe essere governata da un ticket composto da Antonella Celletti è Natascia Guiduzzi non posso far altro che rabbrividire. Però è un’ipotesi che deve essere presa in considerazione.

 

Da una situazione del genere potrebbe trarne vantaggio Cesena siano noi che dovrebbe attirare molti di quei voti (forse non sarebbero pochi) in uscita dai 5Stelle. Ma è un elettorato che dovrebbe provare ad intercettare anche il Pd. Soprattutto se riuscirà a far decollare un progetto inclusivo e che abbia le stimmate del civico. Qualcosa che incarni i valori moderati di sinistra, ma che vada oltre i partiti. Cosa facile da dire, ma non da fare soprattutto quando non c’è molto tempo a disposizione.

Chi vedo più in difficoltà è Forza Italia. L’anima più moderata del centro destra rischia di perdere due alleati. Quindi dovrebbe cercare di dialogare con altre forze vicine. Discorsi potrebbero essere riallacciati con il Pri e tutta l’area laica e i Popolari per Cesena. Ma non è da escludere un dialogo pure con Cesena siamo noi che, però, a lungo andare, potrebbe diventare anche un interlocutore del Pd. Fantapolitica?

 

Possibile. Ma, in questo particolare momento, non ma la sento di escludere nulla. Una certezza invece è la presenza di una forza di sinistra. Si tratta di Potere al Popolo. Però non si è ancora capito se attirerà una parte di Leu.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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