Incontro organizzato dai Popolari per Cesena
Martedì scorso, si é svolto presso la sala del Quartiere Centro Urbano, il settimo dei 10 Forum organizzati dai Popolari per Cesena che ha avuto come tema: “Essere Città Universitaria – Un sistema di relazioni da promuovere”. Gilberto Zoffoli introducendo ha spiegato il senso del titolo del Forum e ha presentato i tre relatori intervenuti: Prof. Luciano Margara (Presidente del Campus Universitario di Cesena), Mirko Grammatico (Presidente della Consulta degli Studenti Universitari di Cesena) e Francesca Lucchi (Assessore del Comune di Cesena con delega all’Università).
Proprio per tener fede al titolo del Forum, si è cercato di riunire i principali attori di questo progetto per verificare e favorire relazioni e vedere come coinvolgere l’intera città.
Il coordinatore del Forum, Eugenio Fantozzi, della segreteria politica dei Popolari, ha sottolineato come la nascita del Campus sia un evento di importanza strategica per la città e di come quindi si continuerà a monitorare e a prestare attenzione anche agli sviluppi futuri.
La creazione del Campus, trasforma Cesena da città che ospita l’Università a Città Universitaria. Se si sapranno cogliere le opportunità che questo implica, si potrà avere un reale sviluppo, su molteplici aspetti, per la città e per il territorio. Sono state poi presentate alcune slide per dare l’idea di come si presenterà il Campus una volta ultimato. È stata questa l’occasione per riconoscere l’enorme lavoro fatto dall’Università nello sviluppo del progetto iniziale, datato alla fine del secolo scorso, con notevoli miglioramenti funzionali. Ma si è anche sottolineato come i vincoli di rispetto del “linguaggio architettonico” adottato per il resto del comprensorio, non abbiano permesso di offrire alla città soluzioni architettoniche più originali e al passo coi tempi come la città di Cesena avrebbe meritato. Si è evidenziato quindi, come il Campus di Cesena debba puntare maggiormente sulla qualità dei servizi e nell’integrazione con la città per rendersi più appetibile a studenti e docenti.
Molto apprezzato per franchezza, pragmaticità e chiarezza è stato l’intervento del Prof. Margara. Non ha nascosto le difficoltà che si sono avute in passato e ha sottolineato come i risultati di oggi siano frutto di una proficua interrelazione, a tutti i livelli, fra Università, Amministrazione Comunale, rappresentanza studentesca e alcune realtà locali. Si è augurato che anche in futuro si mantenga questo clima. Ha ringraziato il supporto di Ser.In.Ar. e si è rammaricato per il venir meno della Cassa dei Risparmi di Cesena. Ha sottolineato come la creazione del Campus sia fondamentale per le relazioni fra studenti di discipline diverse. Ha evidenziato i problemi e possibili soluzioni per una più stretta relazione con le attività produttive locali.
Mirko Grammatico, come rappresentate degli studenti, ha evidenziato come a Cesena al momento non vi siano tante difficoltà che invece si riscontrano in altri insediamenti universitari. Ha fatto notare come per quantità e qualità di servizi, vista la sproporzione di presenze di studenti, l’Università sia molto più attiva a Bologna che nelle periferie. Ha suggerito come una consorziazione delle realtà studentesche Romagnole potrebbe avere più peso nella realizzazione di servizi distribuiti nei confronti dell’Università e degli enti locali.
L’assessore Francesca Lucchi ha parlato del lavoro che si sta facendo con i residenti locali al fine di rendere, invece che traumatico, proficuo l’inserimento di una mole così elevata di studenti nella zona, augurandosi che la presenza universitaria serva a riqualificare l’intero quartiere. Ha illustrato i progetti di mobilità urbana che si stanno predisponendo per rendere più servita e accessibile la zona. Ha sottolineato come l’amministrazione comunale e Università dovranno collaborare sul versante dell’informazione perché, pur essendo diversi di questi già disponibili, molti servizi sono scarsamente conosciuti dagli studenti. Ha dichiarato la disponibilità del Comune all’attenzione verso nuove esigenze quando si manifesteranno con la reale presenza in loco degli studenti.
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