Andrea Rossi non è un candidato civico
Questo l’appello al voto di A Sinistra.
Lo abbiamo ripetuto lungo tutta la campagna elettorale e gli abbracci con Salvini lo hanno ulteriormente dimostrato: è evidente che Andrea Rossi non sia un candidato civico e non rappresenti un cambiamento positivo per Cesena. Dietro di lui lavorano forze e linguaggi seduttivi, che tentano una mutazione ideologica della nostra città.
E quale sia questa ideologia lo sappiamo: quella di una destra nazionalista che si nasconde dietro parole di attenzione sociale che poi declina in forma razzista ed elitaria; che dice di sostenere i poveri nostrani e poi beneficia i redditi più alti nelle misure fiscali; che parla di libertà e poi reprime i diritti civili.
Siamo stanchi di sentire persone che vogliono confonderci sul significato delle parole, come fa Andrea Rossi parlando di “cambiamento”. Un termine che da solo non significa nulla.
Rossi, con i suoi sodali e i suoi soldi, per ora ha cambiato solo il modo di fare campagna elettorale, sostituendo ai contenuti il dileggio dell’avversario. Il voto del 26 maggio e la manifestazione di Piazza Almerici ci rivelano che a Cesena c’è ancora una grande presenza di una sinistra sociale, che continua a resistere e ci chiede di essere più incisivi e determinati. A queste/i cesenati e a chi invece questa fiducia l’ha persa e non ha creduto nella nostra proposta politica, scegliendo altre altre strade, chiediamo di non cadere nella seduzione di parole che aizzano, di parole che attivano “contro” qualcosa o qualcuno ma di appoggiare il tentativo di una politica in positivo.
Una politica fatta “per” qualcosa e per qualcuno. Per tutti. Vi chiediamo di tornare a votare il 9 giugno al ballottaggio e di portare i vostri conoscenti. Di farlo per appoggiare Enzo Lattuca e, dal giorno dopo, di essere tutti ancora più presenti nella vita politica della città, di entrare nei partiti portando in quelle sedi le istanze, i problemi e i desideri di Cesena. Senza lasciare che vengano intercettati da chi intende usarli come grimaldello per il potere e per imporre una ideologia dell’esclusione.
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