L’azzardo di Conte

Non gli interessa vivacchiare. Vuol mettere all'angolo Pd e 5Stelle per assumere una statura di leader politico

O la va o la spacca. Questa l’impressione che si ha seguendo l’evoluzione della crisi di governo. A puntare al bersaglio grosso è Conte. Il premier incaricato sta giocando una personale partita. Quella che può portarlo ad essere uno dei leader della politica italiana. E se l’operazione gli riuscisse potrebbe resettare un quadro politico mai così povero di esponenti di spessore.


Giuseppe Conte

Ma procediamo con ordine. La politica italiana non ha esponenti di spicco. Non può esserlo Salvini e tantomeno la Meloni. Ma nemmeno Giggino Di Maio e Di Battista potranno mai diventarlo. Anche nel Pd non ci sono elementi di primissimo piano. Zingaretti ha un livello medio alto. Gli altri sono un passo sotto. C’era Renzi, ma ha fatto troppi errori ed ora cerca di recuperare. Berlusconi, infine, ormai ha dato. Lui continua a restare abbarbicato al suo ruolo, ma siamo ai titoli di coda.

Conte lo ha capito e, soprattutto, è consapevole che potrebbe essere in grado di occupare quel ruolo anche perché ha sempre avuto un ottimo gradimento e le scelte fatte per la gestione della crisi politica gli hanno dato credibilità. Adesso non è più un catapultato, un arbitro che doveva reggere il moccolo fra i due elevati (Di Maio e Salvini). Giggino se lo è già bevuto ed ora è pronto per andare all’assalto vedo Matteo del Carroccio.

Giuseppe Conte

Per riuscirci però serve un ultimo atto: un governo che sia una sua espressione. Per questo, anche sapendo di poter contare sull’appoggio di Mattarella (e dell’Europa)  sta giocando questa partita con determinazione. Pd e 5Stelle pensavano di essere loro a dettare i tempi, invece Conte gli sta ritagliando un ruolo da comprimari. Non a caso ieri la delegazione del Pd lo ha definito Napoleone.


Giuseppe Conte

Del resto Conte non ha nessun interesse a vivacchiare. Lui un lavoro qualificato ce l’ha e, male che vada, tornerà a farlo. Un ruolo di secondo piano non gli interessa. Per quello non vuole fare accordi al ribasso, quelli che potrebbero scaturire da un lungo estenuante lavoro di mediazione. Il premier vuol far nascere il “vero” governo Conte e poi giocarsi la sua partita con l’appoggio di un Europa che è tutta dalla sua parte. Ci riuscirà?

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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