La dolcezza nel dna

L'intervista della domenica. Luisa Procopio, Miss Mamma Italiana Dolcezza 2018

Non ha dubbi: il bilancio dei suoi primi 40 anni è positivo. Luisa Procopio li ha appena compiuti (auguri) e guarda con soddisfazione a quello che è stato il passato. “Sono contentissima – dice – ho raggiunto traguardi bellissimi”. E tra questi c’è la conquista, nel 2018, della fascia Miss Mamma Dolcezza. 

Luisa Procopio

Perché ha partecipato?

“Per gioco e raccogliendo l’invito di un’amica. L’obiettivo era divertirmi”.

Invece è andata bene.

“Direi di sì. Fra l’altro mi sono trovata in un ambiente dove c’era una competizione sana. Mi sono divertita tanto, come forse nemmeno immaginavo”.

Poi la finale nazionale. Quale è stata la prova di abilità?

“Con i miei figli ho interpretato canzoni dello Zecchino d’oro”.

Luisa Procopio con Paolo Teti

Poi la fascia. Cosa ha provato?

“Felicità all’ennesima potenza e un’emozione che fatico a descrivere anche perché credo che quel titolo mi rappresenti”.

Dopo quella vittoria cosa è successo?

“Ho conosciuto la famiglia Teti e sono entrata a far parte del mondo di Miss Mamma. Sono la referente per la Lombardia dove lo scorso anno abbiamo organizzato anche la finale nazionale del Babbo più bello d’Italia. Per questa primavera avevano un calendario fitto, ma l’emergenza sanitaria ci ha bloccati. Inoltre faccio parte della squadra di calcio di Miss Mamma (gioca in difesa ndr). Dovevamo fare anche una trasferta in Svizzera che per ora è saltata”.

Luisa Procopio

Dopo la partecipazione al concorso a molte concorrenti cresce l’autostima. È stato così anche per lei?

“Direi proprio di sì. Oltretutto ho scoperto di avere una vena artistica”.

Oltre ad essere referente per il concorso lei è socia con suo marito in un’impresa edile. Progetti per il futuro?

“Non pongo limiti alla provvidenza. Di certo non starò ferma. Sono una persona alla quale piace mettersi in gioco”.

Torniamo al concorso. Prima concorrente, ora organizzatrice. Qual è il clima che si respira?

“Innanzitutto va detto che è molto partecipato. Le concorrenti lo affrontano con la giusta mentalità. Si buttano a capofitto, ma salvaguardando i rapporti”.

C’è competizione?

“Certo, ma sana. Non c’è esasperazione. Il concorso essenzialmente è preso come un gioco. Ed è così che deve essere. Del resto la vittoria più grande è già stata conquistata: essere mamma”.
Auguri a tutte le mamme.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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