I dipendenti del negozio Auchan di via Balzella, dopo una lunga battaglia, sono pronti a riaprire il supermercato con il marchio Crai, ma il futuro è già pieno di nubi. A causa del possibile arrivo del nuovo polo commerciale in via Balzella. Per questo hanno scritto una lettera al sindaco Gian Luca Zattini e a tutti i consiglieri comunali per chiedere di ripensare alla decisione di approvare la variante. Nella lettera, i dipendenti dell’Auchan esprimono la loro preoccupazione rispetto all’adozione della variante relativa al nuovo grande supermercato di Coriano, ricordando il complicato e difficile iter di passaggio del loro punto vendita da Auchan al marchio CRAI e ponendosi interrogativi rispetto alle prospettive future del negozio, se finirà per trovarsi a pochi passi da una grande area di distribuzione alimentare targata Esselunga.
Il documento chiede ai consiglieri comunali di riflettere sui rischi per l’occupazione delle decine di lavoratori del negozio Auchan di via Balzella, molti dei quali con lunghe anzianità di servizio e figli a carico, e di tutti gli altri dipendenti e proprietari di piccoli negozi destinati a subire la fortissima concorrenza della nuova zona commerciale, e si conclude suggerendo di effettuare scelte urbanistiche nel segno della valorizzazione dell’esistente e non dell’autorizzazione di nuove superfici di vendita. Nella lettera anche 30 firme di lavoratori. Federico Morgagni, a nome del gruppo “Forlì e Co”, ha risposto alle lavoratrici e ai lavoratori. “Ho sottolineato che la nostra convinzione è immutata rispetto ai ragionamenti fatti nei giorni nei quali ci siamo recati ad esprimere la nostra solidarietà ai vari presidi dei dipendenti di Auchan davanti alla Prefettura e al negozio di via Balzella, nelle fasi più difficili di quella vicenda di passaggio di proprietà che solo oggi sembra, finalmente, sulla buona strada per risolversi positivamente. E questa convinzione è che a Forlì il mercato sia già saturo di supermercati e vendite alimentari; dal momento poi che -causa la crisi in corso- non è certo da prevedersi un aumento della propensione al consumo, a nostro avviso è evidente che autorizzando quest’altro punto vendita, si dividerà semplicemente in fette sempre più piccole la medesima torta. Con il rischio che se si creano nuovi posti di lavoro da una parte, ne vengano persi molti di più dall’altra. A nostro avviso, se già prima della crisi si sarebbe dovuto promuovere su un nuovo modello di distribuzione commerciale e di consumo più rispettoso dell’ambiente, della qualità dell’occupazione e dei reali bisogni delle persone, ora è assolutamente indifferibile operare per favorire questa transizione. E porre quindi fine ad una competizione in un mercato saturo, che finisce per tradursi in una continua corsa al ribasso fra le varie attività di vendita rispetto a prezzi e qualità dell’occupazione. Ciò partendo in primo luogo dall’adozione di una moratoria per la realizzazione di nuove medie o grandi superfici di vendita, per poi avviare un percorso condiviso di revisione del PRG per incentivare il recupero e il riuso. In conclusione ho riconfermato ai lavoratori e alle lavoratrici del negozio di via Balzella che siamo impegnati con la massima determinazione contro l’approvazione di una variante che riteniamo non solo inutile ma anche dannosa. E continueremo a batterci in tal senso sia in Consiglio comunale che nella città”.
Questo post è stato letto 234 volte