Grido d’allarme delle case del popolo

Dopo l'ultimo Dpcm

Grido d’allarme delle case del popolo relativamente all’ultimo Dpcm. Sanzio Bissoni, presidente di Nova Coop, e Silvia Cascetta, presidente del comitato territoriale Arci di Cesena, esprimono tutto il loro malessere in una lettera inviata ai consiglieri regionali Lia Montalti e Massimo Bulbi, a Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, e Nicoletta Dall’Ara, presidente del Consiglio Comunale.

Egregi, vi scriviamo per portare alla vostra attenzione una realtà particolare, quella delle case del popolo, che da sempre sono un bacino di raccolta di memoria e ideali.

Spesso, nelle case del popolo hanno sede i circoli Arci, circoli sociali e anche sportivi che svolgono e tengono vivi gli scopi sociali, la cosiddetta mission del nostro mondo, vale a dire l’aggregazione, la società… ma non quella che questo governo sta punendo.

Con questo ultimo decreto ancora una volta si sta limitando il lavoro della gente, e quindi la dignità delle persone, perché il lavoro è espressione dei valori e della dignità dell’uomo. E di fronte  a questo, il nostro mondo non si muove, non si ribella non cerca di tutelare le persone e il loro lavoro.

Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che i luoghi della cultura sono stati tra i più  sicuri e crediamo sia indispensabile contemperare l’esigenza di tutelare la salute pubblica con gli interessi economici e sociali della comunità. Questo è l’intendimento che vorremmo fosse applicato nei nostri territori fino ad arrivare alla nostra Regione, sperando che sia possibile garantire contemporaneamente lavoro, dignità e salute.

Il Decreto ha stabilito la chiusura dei circoli ricreativi, culturali e sociali lo ha fatto mettendoli insieme a piscine, centri termali e natatori che nulla hanno a che fare con il nostro mondo… perché all’interno dei circoli ricreativi, sociali e culturali si fa ben altro!

Infine vorremmo a precisare che i ristori, che il governo sta valutando, potranno coprire in parte la perdita economica delle attività ma non potranno mai coprire la perdita di ciò che non è monetizzabile e ci riferiamo ancora una volta, alla dignità e agli ideali. 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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