Lattuca, ora serve uno scatto

Dopo quasi due anni si possono tracciare i primi bilanci della legislatura

CESENA. La giunta Lattuca non sta andando male. Dopo quasi due anni di governo il bilancio è positivo. In questo contribuisce anche il lavoro svolto per le manutenzioni, a partire da quelli stradali. Gli interventi sono sotto gli occhi di tutti, i cesenati se ne sono accorti e apprezzano. Inoltre c’è una scadenza importante: la presentazione del nuovo piano regolatore. Non si chiamerà più così, ma pur cambiando i fattori il prodotto resta lo stesso. In passato era un passaggio fondamentale. Adesso molto meno. Essendo previsto il consumo zero del territorio l’attesa è molto meno spasmodica rispetto ad una volta. La parte del leone la faranno le regole che normeranno la ricostruzione. Aspetto importante, ma troppo tecnico per incidere nell’immaginario collettivo.

Enzo Lattuca

Per quello è arrivato il momento in cui il sindaco faccia qualcosa che identifichi il suo mandato. E’ stato così per tutti suoi predecessori. Preger aveva di fronte un foglio bianco ed ha ridisegnato la città, ma il la ciliegina sulla torta è stata senz’altro la seccante. Conti ha messo la firma sulla Gronda/Bretella e sulla grande Malatestiana. Lucchi sarà ricordato per piazza della Libertà, ma, in particolare, per il nuovo ospedale.

E Lattuca? Il suo compito è più difficile perché è finito il tempo delle grandi progettazioni. Ora c’è più spazio per quelle più piccole che sono importanti per il completamento del quadro cittadino, ma che non possono caratterizzare una legislatura. In tema di grandi progetti sono due quelli che potrebbero lasciare un segno identificativo.

Uno è la prosecuzione della secante fino a Panighina. E’ molto più del lotto zero che di per se stesso servirebbe solo a scaricare le forti tensioni che vivono una parte dei residenti di San Cristoforo. Ma per lasciare un segno indelebile nell’economia del traffico servirà creare un’alternativa al nodo di Capocolle, vero problema del collegamento fra Cesena e Forlì. Sarebbe anche un passaggio fondamentale per l’Emilia bis.

A livello stradale altro nodo da risolvere è il collegamento più veloce con Cesenatico. La soluzione è il prolungamento della via Assano creando una parallela con via Del Mare, strada che sbucherebbe a Macerone, proprio al confine con Cesenatico. E’ un’arteria della quale si parla da moltissimi anni, ma che non è mai decollata per tutta una serie di motivi che non sono mai stati insuperabili.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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