Bufera dopo l’omelia

La Diocesi su don Paolo Pasolini: "Opinioni personali"

CESENA. Hanno fatto rumore le parole pronunciate da don Paolo Pasolini, parroco di San Rocco, durante l’omelia. Ha detto che si sono donne povere pagate per farsi ingravidare e fatte poi abortire, così da avere feti vivi da fare a pezzi e usare dagli scienziati per produrre i vaccini. L’omelia è stata ripresa, probabilmente con un telefonino, e poi rilanciata dal sito web del Corriere Romagna. Ben presto la notizia è stato ripresa da tutti i siti nazionali e ne è nato un caso. La rete, come era facile immaginare, si è poi scatenata. Sulla vicenda, intanto, c’è una nota ufficiale della Diocesi di Cesena/Sarsina.

In merito alle diverse notizie stampa che stanno circolando in rete circa l’omelia pronunciata domenica scorsa dal sacerdote diocesano don Paolo Pasolini, la Diocesi tiene a precisare che si tratta di opinioni personali dette nel contesto di un commento più articolato sulla morte e sulle paure del morire.

Sulla vicenda vaccini la posizione della Diocesi è quella espressa a più riprese dal magistero e dall’esempio di papa Francesco, dalle note di Congregazioni vaticane e dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) rilanciate più volte dai diversi strumenti della comunicazione sociale della Diocesi stessa.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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