Artista a 360 gradi

Grazia Dione, Miss Mamma Italiana Evergreen 2018

CESENA. Nel 2018 ha conquistato la fascia di Miss Mamma Italiana Evergreen 2018. Grazia Dione è mamma di Bianca di 37 anni e nonna di Anna di cinque anni e mezzo.

Dopo aver conquistato la fascia ha continuato a sfilare?

“Assolutamente sì e continuerò a farlo fin quando sarà possibile farlo”.

Grazia Dione (foto Gloria teti)

Perché?

“Innanzitutto mi trovo bene con la famiglia Teti. Hanno creato un ambiente rilassato dove c’è una sana competizione. Poi quelle ore volano. Essere protagonista mi piace”.

Naturalmente sfilare le piace.

“Certo. Anzi, mi è sempre piaciuto. Da ragazzina avevo la passione per la moda. Volevo cucirmi gli abiti”.

Passione che ha influenzato il percorso di studi?

“No, sono diventata ragioniera”.

E la passione per la moda?

“E’ rimasta e continuo ad averla”.

Oltre alla moda ha coltivato qualcosa d’altro?

“Sì, anche il ballo e l’arte in generale”.

Procediamo con ordine. Come si è avvicinata al ballo?

“Grazie ad una zia di Milano conobbi due sorelle. Una sfilava e l’altra ballava. Mi influenzarono entrambe”.

Però diceva che è conquistata dall’arte in generale. Cosa altro le piace?

“Il teatro e dipingere”.

Teatro a che livello?

“Mi piace recitare. L’ho sempre fatto a livello amatoriale. Però ho partecipato a molti laboratori teatrali”.

Quando ha iniziato?

“Da bambina, in parrocchia, con il compianto Don Giovanni. Poi con le mie amichette imitavamo le soubrette di allora, in particolare Raffaella Carrà”.

E la pittura?

“Dipingo di tutto. Mi rilassa, come scrivere poesie”.

Che genere di poesie?

“Quelle che mi permettono di esprimere i miei pensieri”.

Torniamo al concorso. Quando ha partecipato la prima volta?

“Tantissimo tempo fa. Esattamente sedici anni fa. La serata era a Gatteo. Da allora ne è passato di tempo”.

Poi?

“Come ho detto, mi sono innamorata del concorso ed ho continuato a partecipare e non mi fermerò”.

Sogni nel cassetto?

“Per me non c’è niente di particolare. Vorrei invece che ci fossero più opportunità lavorative per i giovani e non vedere che debbano andare all’estero come è successo a mia figlia e mio genero”.

In che senso?

“Entrambi sono laureati in biologia cellulare e molecolare, ma per poter lavorare sono dovuti andare all’estero. Esattamente a Monaco di Baviera dove vivono con Anna, la loro figlia di cinque anni e mezzo”.

Le mancano?

“Molto. Oltretutto questa pandemia ha ridotto ulteriormente la possibilità di stare assieme”.

Rimpianti?

“Mi sarebbe piaciuto studiare di più frequentando l’università. Così avrei avuto la possibilità di aumentare la mia base culturale. E’ importante. Per quello non bisogna mai smettere di leggere e aggiornarsi”.

Le foto sono di Gloria Teti

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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