La frustata di Borghetti

Chiama a raccolta le istituzioni per non perdere un'occasione storica

CESENA. Giochiamo col fuoco e questa volta rischiamo di scottarci provocandoci cicatrici profonde. E’ reale il rischio che dal tanto blasonato Recovery alla Romagna non sia destinato neppure un euro. Se succedesse sarebbe qualcosa di molto simile alla catastrofe. Il territorio necessita di alcuni progetti, E45 e metropolitana di costa su tutti. Rinviarli significa provocare un danno al nostro sistema economico. Il problema è che questo potrebbe succedere e avviene in un silenzio assordante. Nessuno ne parla, nessuno dice nulla. Le varie realtà si preoccupano delle piccole beghe di paese, ma non dell’aspetto collettivo. Insomma, si preoccupano della stuzzicante e non vedono la trave.

Marcello Borghetti

A provare una sensibilizzazione ci ha provato la Uil di Cesena. La scorsa settimana ha  organizzato un dibattito nel corso della trasmissione Ping Pong in onda su Teleromagna. Il titolo era “Il lavoro calpestato”. L’obiettivo era proporre alcune riflessioni sulla correlazione fra qualità dello sviluppo e qualità del lavoro, collegamento che purtroppo sfugge anche a chi ruoli di governo nel territorio. 

Lavoro di bassa qualità significa, per Marcello Borghetti, segretario Uil di Cesena, un modello di sviluppo di basso livello. Che aggiunge: “Mentre industria 4.0 e globalizzazione ponevano nuove sfide per competizione e occupazione, ora si porta avanti un’idea di sviluppo che insegue la contrazione del costo del lavoro e quindi della retribuzione, dei diritti e della sicurezza sul lavoro. E cita i dati sull’utilizzo del lavoro precario, sulla scarsa propensione alla contrattazione, ma anche l’idea di sostenere o subire, in qualche modo, gli appalti al massimo ribasso. Un modello di sviluppo col quale non potrà esserci valorizzazione del lavoro né dei giovani, a partire da quelli laureati che saranno costretti ad andarsene. Senza considerare che una politica di redditi bassi non ha nessuna visione di prospettiva e creerà problemi a qualsiasi settore merceologico. 

Ed ha ragione Borghetti quando dice che Il tema è un vero rilancio del lavoro, dell’occupazione di qualità, della redistribuzione, della sicurezza sul lavoro e della qualità di un modello di sviluppo competitivo. “Per questa ragione serve ragionare – puntualizza – su una produttività di sistema e di azienda, che è cosa diversa dall’antica e pericolosa ricetta di produttività sui ritmi di lavoro. Serve insistere su investimenti infrastrutturali propedeutici ad attirare e rimettere in moto gli investimenti in azienda o in aziende sempre più in rete per una collaborazione fra loro. Per questo gli investimenti previsti con Next Generetion Eu sono, dopo quelli del dopoguerra, occasione storica, unica e irripetibile. Sono risorse fondamentali per una progettualità del Cesenate che a livello infrastrutturale, guardi alle esigenze dell’area metropolitana romagnola. Per riuscire a rivendicare le risorse necessarie serve un’unione di intenti che vada oltre gli interessi di campanile. E’ una grande opportunità che non può essere persa, ma che non ammette troppe tattiche. Siamo di fronte ad uno svincolo e dobbiamo essere consapevoli che il se non ora probabilmente diventerà un mai più”.  Per quello chiama a rapporto chi ha compiti istituzionali, a partire dai sindaci. 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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