Crac Cassa di Risparmio, risarciti tre azionisti

Per 110 mila euro

CESENA. Il Comitato Difesa Risparmiatori ex Cassa Risparmio Cesena ottiene una vittoria legale da 110mila euro. “Il Giudice dà ragione ai nostri azionisti – recita la nota – e restituisce 110.000 euro. Il Tribunale di Forlì (sezione civile) ha accolto tre importanti ricorsi relativi all’acquisto di azioni Carisp Cesena da parte di tre investitori. Le somme risarcite sono di 50.000 euro, 40.000 euro e 20.000 euro.

A differenza di altri ricorsi vinti presentati in ACF (Arbitro Controversie Finanziarie), queste sentenze sono vincolanti ed immediatamente esecutive. Le decisioni del Giudice si fondano sul mancato rispetto degli obblighi informativi da parte dell’istituto di credito. In particolare è stata accolta la tesi del mancato rispetto degli obblighi informativi conseguenti al carattere illiquido delle azioni. Vi è stata cioè violazione della normativa concernente gli obblighi informativi gravanti sulla banca derivanti dal fatto che le azioni vendute erano prodotti finanziari illiquidi, cioè azioni per le quali sussistevano difficoltà, ostacoli o limitazioni allo smobilizzo. Le decisioni del Tribunale sono importanti in quanto si fondano tutte sulle medesime argomentazioni, dettando un criterio che, in linea di principio, è applicabile a tutti gli acquisti delle azioni della ex Cassa di Risparmio di Cesena”.

Secondo il comitato quanto sopra potrebbe, sempre in linea di principio, essere replicato anche in tema di acquisto di azioni della ex Cassa di Risparmio di Rimini (ex Carim, ora Credit Agricole) in quanto anch’esse rientrano nella categoria dei titoli illiquidi. “Tuttavia hanno unicamente titolarità a presentare ricorso gli investitori che hanno interrotto, inviando specifica missiva, la prescrizione entro 10 anni dall’acquisto delle azioni, così come da indicazioni del nostro Comitato. Conseguentemente, qualora ciò non fosse avvenuto, gli acquisti antecedenti al 14 febbraio 2012 o, meglio, gli acquisti antecedenti 10 anni rispetto alla data della lettera di interruzione della prescrizione che l’investitore effettuasse in futuro non potranno trovare tutela giudiziale in quanto prescritti”. 

Le cause sono state patrocinate dall’avvocato Simone Morigi dello Studio Abbondanza di Cesenatico.

Questo post è stato letto 75 volte

Avatar photo

Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *