Aeroporto di Forlì alla svolta. Il 2023 anno decisivo

Per servire la Riviera però serve lavorare anche in entrata

FORLI’. Il 2003 dovrebbe essere l’anno in cui l’aeroporto di Forlì potrebbe finalemente decollare. L’obiettivo è chiudere l’anno con 230 mila passeggeri, di cui 100 mila coperti dalla sola Aeroitalia che con il rinnovo dell’accordo ha garantito la presenza di 18 nuove rotte. Il consolidamento dello scalo forlivese potrebbe essere un bene per tutto il territorio in quanto potrebbe garantire un discreto afflusso di turisti che potrebbero spostarsi nelle varie località. Però, sotto questo puntoi di vista, serve tarare una diversa filosofia. Per il momento i voli sono pensati per chi deve andare a fare vancanza da un’altra parte. Quindi per la Romagna non turismo in entrata, ma in uscita. Per il futuro però bisognerebbe lavorare sull’incoming perché una necessità che tutti avvertono è quella di un aeroporto che faccia da riferimento per chi da lontano vuole o può venire nella nostra Riviera. Voli che, ad esempio, possono arrivare dal Nord Europa.

A quel punto però saràìebbe importante valorizzare una “terra” che ha poco o niente da invidiare a tante molto più blasonate. Quindi bisognerà superare i campanili partendo dal presupposto che i vari territori sono complementari e non alternativi. Fondamentale sarebbe fare squadra e offrire dei pacchetti. Se, invece, ognuno andrà per conto suo l’offerta sarebbe monca. Secondo Enzo Lattuca, presidente della Provincia, sarà importantissimo il ruolo di ‘In Romagna?

Fondamentali sarebbero poi le infrastrutture, in particolare quelle di collegamento con la Riviera. Il sindaco di Forlì guarda giustamente con interesse alla nuova via Ravegnana per la quale c’è un’interlocuzione con  l’Anas per realizzare un progetto da duecento milioni. E’ interessante, ma se la cosa dovesse andare in porto l’opera sarebbe pronta fra sei o sette anni. Un pò troppi per supportare la crescita dello scalo forlivese. Non altrettanto veloce sarà il completamento di un altra tratta di vitale importanza: il collegamento veloce Forlì Cesena. Quello che faciliterebbe anche il legame fra l’aeroporto di Forlì e la zona di Cesenatico. 

Fermo restando i tempi lunghi per realizzare le opere stradali, sarà importante garantire servizi pubblici per, soprattutto in primavera inoltrata/estate, i collegamenti rapidi con la Riviera. Del resto, a ben vedere, se i servizi sono efficienti una distanza come quella fra lo scalo di Forlì e la Riviera non sarebbe un ostacolo. In giro per l’Europa ci sono tanti esempi che lo dimostrano. Uno è Edimburgo che ha uno scalo aeroportuale piuttosto decentrato. Servono circa trenta minuti per arrivare in centro. Ancora più significativo è il caso di Parigi. Ryanair fa scalo a Beauvais, piccolo aeroporto ubicato a 85 chilometri a nord della capitale francese. Nonostante questo l’utilizzo degli aerei Ryanair continua ad essere gettonatissima. 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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