Un vescovo carismatico

Nel tradizionale incontro con i giornalisti Douglas Regattieri non solo non è stato banale, ma non ha svicolato di fronte a nessuna domanda

CESENA. Un vescovo per nulla banale. Fin dal giorno della sua presentazione si era capito che Douglas Regattieri aveva personalità. E il passare del tempo ha confermato la sensazione iniziale. L’ennesima conferma è arrivata oggi nel giorno della commemorazione di San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e patrono dei giornalisti ai quali Douglas Regattieri ha chiesto di non essere banali. Ha detto che nell’informazione ci sono due livelli, uno oggettivo e l’altro soggettivo. Il vescovo ha chiesto di mantenere il necessario equilibrio, ma, citando il messaggio di oggi di Papa Francesco, ha suggerito di parlare col cuore, quindi “non solo un racconto oggettivo, freddo e anonimo”.

Dialogare con Douglas è piacevole non perché è disposto al confronto, ma per la sua disponibilità a trattare tutti gli argomenti, compresi quelli più delicati. Lo fa mantenendo un tono tranquillo, pacato, sempre usando gli stessi decibel, ma senza mai rifugiarsi in angolo. Non svicola. Come quando ha affrontato il problema del calo dei volontari che si aggiunge a quello ormai cronico dei preti. Regattieri ha detto che l’emergenza è relativa soprattutto ai giovani. “Dobbiamo trovare il modo per intercettarli e parlargli – ha detto -. Non credo siano così lontano e amorfi”. Quindi ha invitato anche la chiesa ad essere più attrattiva “rendendo la vita cristiana più autentica possibile”. Inoltre è consapevole che “oggi i giovani ascoltano più i testimoni che i maestri” e che quindi ci si deve adattare. E ritiene che sarebbe importante avere sacerdoti giovani o carismatici. Nel primo caso però c’è il calo delle vocazioni (in linea con la diminuzione delle nascite), nel secondo non può inventare niente: carismatico lo sei o no.

Anche quando si è parlato di aumento delle povertà ha risposto in maniera non banale. Ha riconosciuto che la chiesa e le istituzioni debbano fare di più, ma ha chiesto anche al cittadino di fare la propria parte inchiodando tutti alle proprie responsabilità.

Per quanto riguarda la Diocesi ha ricordato che prosegue il cammino di ristrutturazione territoriale che, pur con le inevitabili difficoltà, sta dando risposte importanti. Dal punto di vista organizzativo si sta lavorando per l’organizzazione delle iniziative legate al bicentenario della morte di Pio VII. Inoltre prosegue il percorso verso la sanità di alcuni cesenati. Angela Pirini, Don Quintino Sicuro e Guglielmo Gattiani stanno per diventare venerabili. Più indietro il percorso per Don Baronio. In definizione quello per Don Giuliano Bertozzi e dei coniugi Pistocchi.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.