A Crossroads la tradizionale lezione-concerto

RAVENNA. Iniziate lo scorso 16 marzo, le attività didattiche di Pazzi di Jazz raggiungono un momento saliente: la lezione-concerto che si terrà lunedì 3 aprile al Teatro Alighieri dalle ore 10 alle 12.

Un appuntamento che, dopo le vicissitudini della pandemia, torna per la prima volta alla sua forma originaria e completa: in teatro e con la presenza degli alunni delle scuole elementari e medie ravennati. Lo storico del jazz Francesco Martinelli, spalleggiato dal celebre sassofonista Mauro Negri, il pianistaEmiliano Pintori e il contrabbassista Stefano Senni, darà vita a una lezione con musica dal vivo pensata per coinvolgere e appassionare il giovanissimo uditorio al mondo della musica improvvisata, gettando semi di curiosità culturale destinati a crescere. L’incontro sarà anche registrato per la realizzazione di un video didattico che verrà messo a disposizione di tutte le scuole della città, raggiungendo così anche le classi che non potranno essere presenti all’Alighieri.

Al centro delle narrazioni verbali e musicali di Martinelli e compagni si troveranno le affascinanti gesta musicali e biografiche di Charles Mingus, uno dei maestri assoluti del contrabbasso jazz e compositore fra i più originali del XX Secolo. Le musiche di Mingus sono infatti al centro delle attività di Pazzi di Jazz 2023 e forniranno anche la trama per il concerto conclusivo del 4 maggio all’Alighieri. Tra aneddoti passati alla storia e composizioni indimenticabili, la vita e le opere di Mingus sono particolarmente ricche di spunti e contenuti coi quali Martinelli saprà creare un coinvolgente percorso narrativo, illuminato dagli esempi musicali dal vivo di Negri, Pintori e Senni, ricorrendo anche a materiali audiovisivi di repertorio.

Nato a Nogales, Arizona, nel 1922, Mingusha convogliato nella sua musica una varietà di influssi pari a quella dei suoi cromosomi: tedeschi, cinesi, afro e nativo-americani. Scomparso nel 1979, Mingus ha lasciato un’eredità artistica di proporzioni immense e di grande influenza. Ha collaborato con Duke Ellington, Bud Powell, Max Roach, Charlie Parker, Dizzy Gillespie e Miles Davis. Nei suoi gruppi hanno sfilato artisti del calibro di Jackie McLean, John Handy, Benny Golson, Jimmy Knepper, Yusef Lateef, Roland Kirk, Don Ellis, Clark Terry, Mal Waldron, Jaki Byard e Dannie Richmond (suo batterista per decenni). Questo geniale musicista nell’arco della sua vita ha saputo fondere il più autentico humus culturale afroamericano con soluzioni espressive sempre all’avanguardia, facendosi altresì interprete delle problematiche sociali della propria gente, diventando quindi uno dei portabandiera delle lotte contro la discriminazione razziale.

Nato a Pisa nel 1954, Francesco Martinelli è impegnato fin dagli anni Settanta nella diffusione della cultura jazzistica in Italia come organizzatore di concerti, giornalista, saggista e traduttore, insegnante e conferenziere.

Ha collaborato negli anni Settanta all’organizzazione delle memorabili Rassegne Internazionali del Jazz di Pisa. In seguito ha promosso nella sua città altri concerti e rassegne tra cui La Nuova Onda, l’Instabile’s Festival, An Insolent Noise. Come giornalista ha collaborato a MusicheMusica Jazz e Il Giornale della Musica; attualmente scrive di musiche tradizionali per la rivista inglese Songlines. Ha pubblicato le discografie di Anthony Braxton, Evan Parker, Joelle Léandre e Mario Schiano. Come traduttore ha collaborato con Arcana, Il Saggiatore, EDT e con la pisana ETS per la collana Sonografie, la cui più recente uscita è un volume su Albert Ayler. Insegna Storia del Jazz presso l’Istituto Musicale Mascagni di Livorno e la Siena Jazz University; a Siena Jazz dirige anche il Centro Studi sul Jazz “Arrigo Polillo”, la più ampia raccolta di libri, riviste e registrazioni di jazz in Italia. La collana di testi jazzistici creata in collaborazione da EDT e Siena Jazz è da lui diretta. Ha insegnato per diversi anni a Istanbul alla Bilgi University e collabora tuttora con la Fondazione per la Cultura di Smirne per l’organizzazione del Festival del Jazz Europeo e la gestione del museo degli strumenti musicali tradizionali dell’Anatolia. Ha coordinato il vasto progetto internazionale promosso da Europe Jazz Network che ha portato nel settembre 2018 alla pubblicazione di The History of Jazz in Europe da parte della casa editrice inglese Equinox.

Allievo prediletto di Henghel Gualdi, il clarinettista, sassofonista, compositore e arrangiatore Mauro Negri nasce nel 1966 a Mantova, città nella quale compie gli studi classici diplomandosi in clarinetto. Oltre alla sua attività in veste di leader (con ventisei Cd all’attivo), vanta collaborazioni stabili con il batterista francese Aldo Romano (del cui quartetto è membro fisso dal 1998 al 2001, incidendo Corners per la Label Bleu e Just Jazz per la Dreyfus Jazz), con Enrico Rava (con cui registra tre Cd oltre a essere ospite del suo quartetto New Generation), con Richard Galliano (nel 2012 fa parte del suo quintetto Omaggio a Nino Rota e con esso gira il mondo), Henry Texier, Géraldine Laurent, Enrico Pieranunzi, ma anche Eros Ramazzotti ed Edoardo Bennato. Per più di due anni è stato il primo sax alto-clarinetto della Vienna Art Orchestra, con la quale ha inciso quattro album ed è stato in tour per più di cinquanta concerti nel mondo. Ma ha suonato dal vivo anche con Kenny Wheeler, Billy Cobham, Lee Konitz, Sal Nistico, Tony Scott, Steve Lacy, Paul Jeffrey, Jimmy Cobb, Gato Barbieri, Natalie Cole, Paolo Fresu, Tullio De Piscopo… A lungo docente alla prestigiosa accademia Siena Jazz, nel 2007 ha pubblicato il libro “Master in clarinetto Jazz” edito da BMG Ricordi.

Il progetto Pazzi di Jazz 2023, organizzato da Jazz Network con il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Ravenna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si è visto riconfermare il prestigioso riconoscimento del patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna/MIUR. Pazzi di Jazz è inserito nel Piano Arricchimento Formativo di Territorio del Comune di Ravenna.

Informazioni

Jazz Network, Via Faentina 121/D, 48124 Ravenna, tel. 0544 405666, fax 0544 405656

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