Manualetto, al via l’ultima settimana del festival

RAVENNA. Dopo due settimane intense di concerti, teatro, film e documentari sul lato oscuro della Darsena di Ravenna, Manualetto 2023, format ideato dagli architetti di DENARA e l’associazione Studio Doiz, si prepara per il gran finale.

Grazie all’aiuto economico di Avviso Youz Officina della Regione Emilia-Romagna, al Comune di Ravenna e a tantissimi sponsor privati, Manualetto ospiterà, per la sua chiusura, artisti di rilievo nazionale nonché alcune interessanti anteprime.

L’apertura del fine settimana è prevista venerdì 6 ottobre alle 18. Nella vicina Area Tempus, oltre agli stand di cibo e bevande curati da Darsenale Bizantina Brewpub, CISIM e Tiche Piada, si aprirà uno spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea grazie ai giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, coordinati da marte aps.

Nei container interni dell’Area Tempus, a pochi passi dal padiglione di Manualetto, Giorgia Baroncelli, Lorenzo Baruzzi, Anna Maria de Luca, Miriam Fabietti e Francesca Fantoni esporranno alcune loro opere, che rimarranno visibili, dalle 18 alle 21, fino alla chiusura del festival, domenica 8 ottobre. Assieme a loro saranno presenti anche gli stand di “Crowdfunding Bagnato”, un’interessante raccolta fondi creata da Arianna Zama e Sara Cortesi: attraverso la vendita di opere d’arte, il crowdfunding finanzierà i comuni dell’Unione della Bassa Romagna colpiti dall’alluvione dello scorso maggio.

Alcuni artisti dell’Accademia di Belle Arti che esporranno nell’Area Tempus. Da sinistra: Lorenzo Baruzzi, Francesca Fantoni, Anna Maria de Luca, Miriam Fabietti

Gli eventi di venerdì partiranno alle 18.30, con una coppia ormai imprescindibile del teatro italiano contemporaneo. I romani Frosini/Timpano, freschi della vittoria di un Premio Ubu per la migliore nuova drammaturgia italiana, porteranno per la prima volta a Ravenna Zibaldino Africano. Da sempre impegnati in un originale lavoro di ricerca storica, Frosini/Timpano si concentrano con questo testo su una delle pagine più oscure della storia patria recente: il colonialismo italiano in Africa. Con la consueta carica di sarcasmo, ironia e causticità, il duo romano rifletterà su uno dei grandi rimossi della coscienza collettiva italiana.

Alle 21.30 si rinnova il filo rosso con l’Africa, grazie al concerto dei Cous cous a colazione. Nuova promessa musicale del territorio, questa band, nata nel 2021, fonde sonorità dance, pop, elettroniche, con influenze jazz e r’n’b, ed è trascinata dal talento della giovanissima cantante Wilma Fatima Matsombe, di origini mozambicane. A seguire, dj set.

È totalmente dedicata alla musica di qualità la giornata di sabato 7 ottobre, con un dittico interessante per tutti gli amanti dei live. Alle 18.30 apriranno le danze i Cacao, duo strumentale ravennate di respiro ormai nazionale, formato da Matteo Pozzi e Diego Pasini. Un mix insolito tra l’ossessività del kraut-rock, i beat della techno e un esotismo venato di suoni lisergici, cui le fabbriche abbandonate sullo sfondo faranno da magnifico pendant.

Alle 21.30, grande attesa per il concerto dei Tatum Rush. Progetto musicale visionario e originalissimo targato Giordano Rush, artista di origini italo-svizzere-americane, i Tatum Rush riescono nel difficile compito di tenere assieme richiami all’italo-disco degli anni ’80 con i più futuristici beat trap e techno, e ciò fa di loro uno dei progetti più interessanti e promettenti del panorama italiano degli ultimi anni. Una grande esperienza anche dal vivo, grazie al loro set energico e al carisma del frontman. A seguire, dj set.

Arriviamo quindi all’ultima giornata del festival, domenica 8 ottobre. La prima parte della serata sarà dedicata all’arte contemporanea, ed è curata da marte aps. Dalle 18.30 Eleonora Savorelli guiderà un talk tripartito: Daniele Torcellini, curatore dell’ottava Biennale del Mosaico farà qualche anticipazione su Burri Ravenna Oro, la mostra dedicata ad Alberto Burri che aprirà il prossimo 14 ottobre. A seguire, un affondo sul mosaico contemporaneo “al femminile”, con l’anteprima del documentario Generatrici nel mosaico alla presenza delle registe Anita Guardigli e Carla Scala di Asja Lacis aps. E per finire, una chiacchierata con le creatrici del già citato “Crowdfunding Bagnato” e alcuni artisti partecipanti alla raccolta fondi: Guenda Bondini, Vitalii Fedotov, Giulia Soldati, Aleksandra Miteva e Nicola Baldazzi.

L’ultimo grande nome che chiuderà il festival sarà, alle 21.30, Alessandro Gori, conosciuto anche come Lo Sgargabonzi, fuoriclasse assoluto della nuova comicità italiana. Fresco vincitore del Premio Satira Politica Forte dei Marmi 2022 per il miglior libro con Confessioni di una coppia scambista al figlio morente (Rizzoli Lizard), grazie al suo talento surreale e inconfondibile, Gori è diventato ormai un autore di culto ed è considerato da molti il miglior scrittore comico italiano.

Gori porterà a Manualetto uno spettacolo per molti versi inedito, intitolato “Trattatello definitivo sulla Riviera Romagnola”, che comprenderà la proiezione, in anteprima italiana, di un’omonimo corto diretto da Eddie Da Silva, ambientato fra gli alberghi e le spiagge di Milano Marittima.

A seguire, karaoke di chiusura con tutti i convenuti per festeggiare la fine del festival.

Ricordiamo che gli eventi sono a ingresso gratuito e che, in caso di maltempo, si sposteranno al CISIM di Lido Adriano, previa comunicazione.

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