Analisi di Graziano Gozi
di Graziano Gozi*
“Il deserto dei piccoli Comuni” titolava un articolo uscito su La Stampa nei giorni scorsi. Dei 7.900 Comuni italiani, il 70% ha una popolazione inferiore a 5.000 abitanti. In questa fascia, in particolare nelle aree collinari e montane, il rischio desertificazione commerciale è più elevato. Già oggi ci sono 200 Comuni in Italia senza un negozio e un bar.
Sempre considerando i piccoli Comuni, un’analisi del Centro Studi di Confesercenti, ha evidenziato che negli ultimi 10 anni sono sparite circa 26 mila attività commerciali, oltre il 10% del totale. Di pari passo assistiamo al calo demografico: negli ultimi 10 anni i piccoli Comuni hanno perso 800.000 residenti, pari al 7% della popolazione. Sono dati che vanno a braccetto: i borghi che perdono residenti non permettono alle attività commerciali di sopravvivere e le attività che chiudono, svuotando i paesi di servizi, contribuiscono a fare diminuire la popolazione.
Tali dati valgono anche per i bar, che nei piccoli paesi svolgono concretamente una funzione di aggregazione sociale: dal 2014 ne sono scomparsi quasi 8.000, pari a circa il 12% del totale. Nonostante la situazione sia nota da tempo, la classe politica non brilla per sensibilità verso questo tema. Si continua a fare finta di non vedere e capire che le piccole e medie imprese del commercio sono fondamentali per la sopravvivenza delle piccole località. Fanno parte del tessuto sociale e contribuiscono direttamente alla prosperità, all’inclusione, al benessere dei cittadini e alla vita culturale locale.
Le regole del mercato libero, in questi casi, vanno contrastate ponendo incentivi rilevanti per arrestare la moria di negozi. Un esempio interessante viene dalla Francia, con il piano “France ruralités”, grazie a 8 miliardi di investimenti sino al 2027 per garantire centri multiservizio nei piccoli Comuni ed attraverso il piano “Mille Caffè”, per creare mille bar in spazi pubblici pagati dallo Stato come presidi territoriali ed erogatori di servizi oltre che luoghi di somministrazione. Quello che è certo è che in Italia servono interventi speciali, diversamente è del tutto evidente che la desertificazione commerciale già in atto si amplierà esponenzialmente nei prossimi anni.
*direttore Confesercenti d’Area Ravenna•Cesena
Questo post è stato letto 143 volte