RUSSI. Venerdì 15 novembre (inizio ore 20.45) si alza il sipario sul primo spettacolo di prosa della stagione del Teatro Comunale di Russi, per cui i biglietti sono andati velocemente esauriti.
In scena uno dei volti più noti del panorama cinematografico e teatrale italiano: Giuseppe Battiston, protagonista de La valigia. In viaggio con Dovlatov. Un torero squalificato, un’opera tratta dalla raccolta di racconti autobiografici dell’autore russo, con la regia di Paolo Rota.
Quando si parte per non tornare mai più, come si guarda a ogni oggetto che si lascia? E come si guarda a ogni oggetto che si porta con sé? E questi oggetti che peso avranno nella nostra nuova vita?
La valigia è il contenitore immaginario di una storia dissacrante e ironica e il suo protagonista, Sergei Dovlatov, che lasciò l’Unione Sovietica per trasferirsi prima a Vienna poi negli Stati Uniti, si racconta attraverso l’amore e l’odio nei confronti del Paese che ha lasciato.
Lo fa per mezzo di una carrellata di personaggi, quasi fantasmi che emergono da una memoria lontana ma vivida: uomini e donne descritti con i filtri della distorsione e della comicità.
Una valigia, personale e unica, che diventa metafora della condizione umana: emigranti dello spazio e del tempo. Emigriamo dalla nostra giovinezza, da un passato fatto di persone, immagini, episodi e sentimenti che il ricordo ha la forza di immortalare e resuscitare.
Attraverso alcuni oggetti e i ricordi che questi attivano, Battiston dà vita ai personaggi perduti e indimenticabili che hanno fatto parte della vita di Dovlatov: sceglie otto oggetti, associa un ricordo e un sentimento per ognuno e il sentimento prevalente sarà lo stato d’animo dell’emigrante. Il pubblico si troverà inconsapevole a giocare insieme all’attore per scoprire che il sentimento di Dovlatov non è solo la libertà, ma qualcosa di più profondo che lì dove è arrivato non è così facile trovare.
In questo continuo passaggio tra presente e passato, si articola lo spettacolo che usa come dispositivo narrativo e evocativo uno studio radiofonico, attingendo alla storia di Dovlatov
giornalista e reporter. Un testo che insegna a rispettare ciò che rispettabile non è, che aiuta a comprendere come, a dispetto di ogni logica, i valori umani esistono solo al di fuori delle convenzioni.
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