Il punto oggi in Consiglio comunale
CESENA. Nel corso del Consiglio comunale odierno il sindaco Enzo Lattuca è intervenuto fornendo aggiornamenti in merito all’esecuzione degli interventi lungo il fiume Savio e ai corsi d’acqua principali che attraversano il territorio comunale.
“Sono in corso, o in procinto di partire – commenta il sindaco Enzo Lattuca – tre diversi interventi sul fiume Savio: il primo è quello di gestione della vegetazione fluviale a protezione dei centri abitati lungo il fiume Savio. Intervento che agisce in tutto il tratto cesenate, da Borello fino al confine con la provincia di Ravenna, e che si svilupperà nei prossimi mesi per tutta la prima metà del 2025 sulle diverse rive, in maniera progressiva”.
“Il secondo intervento, che sarà molto visibile, interesserà dai primi di gennaio il tratto urbano del fiume Savio, tra il ponte di ferro, lato via Roversano, e il ponte della ferrovia. Si procederà in questo tratto perché c’è la presenza di ponti che rappresentano potenziali barriere alle piene di fiumi. È questo un intervento di oltre 1,3 milioni di euro che si concentrerà sulle opere di abbassamento delle golene e delle banche, dunque delle parti laterali dell’alveo; sul risezionamento che porterà a scavare oltre 75 mila metri cubi di terra. Si tratta di lavori, con una portata ventennale di prospettiva, che interesseranno il 2025 e che come detto sarà visibile per via della movimentazione terra di queste aree fluviali”.
“Terzo pacchetto di lavori, già avviato, riguardano diversi affluenti del Savio, come per esempio il torrente Borello, ma non solo. Le opere sono: consolidamento delle sponde e rilivellatura degli argini. Questi interventi inoltre saranno oggetto di tre incontri pubblici in programma in tre quartieri: il primo si terrà lunedì 2 dicembre al Dismano. A seguire nel mese di gennaio, oltre le festività natalizie, al Ravennate e all’Oltresavio”.
“Dalle ultime ordinanze – prosegue il sindaco con riferimento alle ordinanze commissariali 33 e 35 – si possono considerare ulteriori 4 milioni di euro a disposizione dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile per interventi lungo il fiumeSavio. Sono interventi che andranno direzionati su alcuni punti: innalzamento di tratti arginali più deboli (come ad esempio quello in prossimità del ponte vecchio, via ex Zuccherificio, di fronte alla sede della Croce Rossa, via Roversano, in prossimità della curva dei Maceri). Interventi che, laddove necessario, si tradurranno nella realizzazione di muri idraulici”.
“Ulteriore elemento – aggiunge Lattuca – riguarda la cassa di espansione di Ca’ Bianchi che ha funzionato nel corso degli eventi di settembre e ottobre e che, come anticipato, potrà essere potenziata sia a livello di superficie che di cubatura”.
“Per fare di più bisogna attendere la fase dei piani speciali: un Piano speciale è stato predisposto a guida del Commissario nominato dal Governo con la collaborazione dell’Autorità di bacino del fiume Po, dalla Regione Emilia-Romagna, e dei ministeri. Il Piano prevede la possibilità di intervento pari a una quantificazione di costi che supera i 4 miliardi di euro e che coincide con la stima iniziale del danno e del fabbisogno legato alla ricostruzione. È chiaro che questo piano, che riguarda opere da realizzare sui 20 bacini dell’Emilia-Romagna, non potrà essere finanziato in un’unica istanza. Per questa ragione abbiamo chiesto che in questa legge di bilancio venissero finanziati almeno 800 milioni di euro. Oggi invece sappiamo che il Piano Speciale non è stato approvato perché il Ministero dell’economia e delle finanze ha fatto sapere che in mancanza di soldi non può essere approvato. Elemento per noi molto serio e preoccupante. Riteniamo essenziale che venga certificata e inquadrata una direzione per poter avviare il percorso. È doveroso per garantire che si fa sul serio e non ci basta un atto di indirizzo”.
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