Venti professori e ricercatori iracheni, in arrivo dalle Università di Baghdad, Kufa, Qadisiyah e Mosul, sono ospiti del CEUB (Centro Residenziale Universitario di Bertinoro) da questa mattina fino al 15 dicembre per partecipare ad un corso di formazione internazionale organizzato nell’ambito del progetto WALADU (nome che significa “Dare vita” nella lingua accadica degli Assiri e Babilonesi).
Finanziato dall’Unione Europea con un budget di 915.000 euro per una durata di 36 mesi, e coordinato dall’Università di Bologna, con il prof. Nicolò Marchetti nel ruolo di coordinatore scientifico, il progetto WALADU coinvolge, oltre agli atenei iracheni, anche l’Università Ludwig Maximilian di Monaco (Germania) e l’Università Koç di Istanbul (Turchia).
Il progetto è pensato per modernizzare e internazionalizzare i corsi di laurea triennale in Archeologia delle Università irachene grazie allo sviluppo di attività didattiche innovative e fondate su approcci multidisciplinari. Dopo aver conseguito il risultato dell’istituzione di nuovi corsi di laurea nell’anno accademico in corso, l’ultima fase del progetto sarà, infatti, focalizzata sulla costituzione di laboratori di ricerca e biblioteche di Archeologia in ognuna delle Università irachene coinvolte, e sulla condivisione di nuove metodologie di insegnamento e ricerca che permettano di capitalizzare nel migliore dei modi l’innovazione derivante dalla modernizzazione dei corsi di laurea e dalle acquisizioni tecnologiche.
Nello specifico, la fase di condivisione di conoscenze e saperi sarà realizzata attraverso corsi di formazione internazionale come quello di Bertinoro: una tappa fondamentale verso la costituzione di una rete internazionale in ambito archeologico fondata sulla pace e lo sviluppo condiviso dei territori.
Questo post è stato letto 182 volte