Nei Quartieri. Giovani Democratici favorevoli
Voto ai sedicenni. Se ne parla nelle maglie della discussione per il nuovo regolamento del voto nei Quartieri. I Giovani Democratici sono favorevoli. Il documento.
Come Giovani Democratici di Cesena accogliamo con favore la proposta del voto ai sedicenni per l’elezione dei consigli di quartiere.
Crediamo che i quartieri di Cesena possano essere un esempio positivo da seguire per il resto d’Italia.
Ma innanzitutto dobbiamo sgomberare il campo dall’idea che il voto ai 16enni vada concesso per dare maggior peso elettorale (e quindi politico) alle tematiche che nel racconto comune vengono associate ai giovani: ecologismo, ambiente, diritti civili, immigrazione, etc.
Ogni 16enne ha la propria sensibilità, le prove idee e le proprie inclinazioni personali, che vanno ben oltre la descrizione semplificata che le tv o social fanno di loro. Lo dimostra il fatto che alle ultime elezioni europee la maggioranza dei giovani italiani abbia votato partiti di destra e sovranisti, più o meno nella stessa percentuale degli adulti. Quindi l’idea che il voto giovanile sia compatto e granitico verso una certa parte politica è fuori della realtà e ci teniamo a sottolineare che le forze politiche dovranno guadagnarsi il voto di ogni 16/17enne esattamente come oggi fanno con un trentenne o un settantenne.
In secondo luogo, sentiamo spesso ripetere il solito ritornello sull’immaturità dei giovani e sulla loro inconsapevolezza rispetto ai temi della politica. Ecco, sono le stesse obiezioni che venivano opposte quando nell’Ottocento si parlava di allargare il suffragio ai poveri e agli analfabeti o quando nel Novecento si propugnava il diritto di voto alle donne oppure fino agli anni ’60 quando in America si stabilì il diritto di voto degli afro-americani. Oggi nessuno si sognerebbe di negare il voto alle donne, agli indigenti o agli afro-americani e nessuna delle terribili conseguenze pronosticate al tempo dai loro oppositori si sono mai verificate.
Con il voto ai 16enni avverrà la stessa cosa: una volta allargato il diritto di voto ci sarà solo una maggiore partecipazione della comunità alle scelte della politica e questo ci sembra positivo.
Inoltre, riteniamo falsa l’idea che gli elettori debbano avere necessariamente una certa esperienza per votare. Chi decide quando un elettore ha sulle spalle abbastanza esperienza per votare? Chi stabilisce quale sia il grado di consapevolezza che un cittadino deve raggiungere per esprimere un voto? Ogni cittadino vota secondo le proprie libere convinzioni, secondo le ragioni che egli ritiene più corrette e nessuno può impedirgli di farlo, infatti ai maggiori di 18 anni non vengono chiesti requisiti di conoscenza o esperienza di vita per votare. Tutti i cittadini, giovani o anziani, più o meno istruiti, a prescindere dalle scelte compiute nella vita e dalla posizione occupata nella società, hanno il diritto di esprimere una loro preferenza politica, poiché tutti sono parte di una comunità cittadina, regionale e nazionale. Perché questo sacrosanto diritto non dovrebbe essere ampliato anche ai 16enni? In più, bisognerebbe chiedersi se davvero un sedicenne sia necessariamente più immaturo di un ventenne o conosca le sfumature della politica meno di un quarantenne: la risposta sarebbe meno semplice di quanto è emerso in questi giorni.
In conclusione, come Giovani Democratici di Cesena diamo il nostro pieno appoggio alla proposta di ampliamento del diritto di voto ai sedicenni in occasione dell’elezione dei consigli di quartiere. Includere sempre più persone, soprattutto giovani, nel governo della città è una giusta prospettiva che troverà nei Giovani Democratici di Cesena sempre un sostegno.
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