Non si ferma mai

Tina Incarnato, Miss Mamma Sprint 2020

Non è facile passare dai servizi bancari alla direzione del coro di voci bianche o alla passerella di Miss Mamma. Nel mezzo, poi, c’è la gestione della famiglia che non è un proprio un aspetto di secondo piano. Tina Incarnato, Miss Mamma Italiana Sprint 2020, ci riesce unendoci anche la passione per la politica e quella per il giornalismo.

Tina Incarnato

Con quali testate collabora?

“Gazzetta dello spettacolo e Internapoli”.

Di cosa si occupa?

“Di marketing e più in particolare di quello che è il mio lavoro”.

Cioè?

“Mi occupo di servizi postali e bancari. Faccio tutto online”.

Come va il mercato?

“Sono contenta. Fra l’altro non ci siamo fermati neppure durante lo stop provocato dal Covid”.

Il suo è un settore dove servono competenze di base. Dove le ha maturate?

“Sono laureata in economia e commercio”.

E’ un lavoro che implica impegno. Riesce a ritagliarsi degli spazi per lei?

“Sì, ho diversi hobby”.

Ovvero?

“Ad esempio, c’è la politica. Mi è sempre piaciuta. Faccio parte del direttivo provinciale del mio partito. Sono stata anche candidata alle comunali”.

La prova di abilità assieme al figlio maggiore

Cosa è la politica?

“L’arte di saper fare. L’obiettivo è la ricerca del bene comune. Vanno banditi gli individualismi. Serve tanta diplomazia”.

Altre passioni?

“Il canto”.

Da dove deriva?

“Me lo ha trasmesso il mio papà. Quando ero bambina acquistava le musicassette, a partire da quelle di Sanremo, e le ascoltavamo in auto”.

Ora come declina questa sua passione?

“Da quindici anni dirigo il coro di voci bianche che tutte le domeniche canta nella cattedrale nella celebrazione delle 10,30”.

Ha parlato di suo padre. Come è stato il rapporto con lui?

“E’ il mio idolo. Lui e mia madre sono sempre stati al mio fianco. I miei genitori sono eccezionali”.

Tra i suoi hobby c’è anche il concorso di bellezza. Perché ha deciso di iscriversi a Miss Mamma?

“Ha fatto tutto mia cugina. Era stata una sua idea. Ho accettato prendendolo come un gioco”.

Lei è una bella donna. Si valorizza?

“Mi piace prendermi cura di me. Sono un’esteta. Ritengo che la donna debba avere classe e portamento”.

Torniamo al concorso. Come è stata l’esperienza?

“Positiva, al di là del risultato finale. Vincere il titolo regionale mi ha permesso di partecipare alla finale nazionale. Quella di Gatteo è stata una bella esperienza. Sia per la professionalità e disponibilità della famiglia Teti che per il clima che c’era fra le concorrenti. Non c’era invidia. Eravamo un bel gruppo. Con molte di loro sono ancora in contatto. Mi è piaciuto anche il calore del pubblico”.

Cosa prova mentre sfila?

“Un senso di libertà. Forse anche perché so che ho l’approvazione dei miei ragazzi (Viviana 10 anni e Giuseppe 19 ndr)”.

In che senso?

“Sono gioiosa e solare, ma di fronte a tutto metto i miei ragazzi. Sono la ragione della mia vita. Sapere che erano sotto al palco a tifare per me è stato un grande stimolo. Peccato la più piccola non abbia potuto essere al mio fianco nella prova di abilità”.

Parli di lei. Che donna è?

“Sono sempre alla ricerca di qualcosa che possa arricchirmi. Cerco sempre nuove sensazioni. Tento di godermi ogni momento della vita e cerco di trasferire agli altri quello che ricevo”.

E’ ottimista?

“Sì, ma anche pratica, risoluta e sentimentale”.

Difetti?

“Sono troppo meticolosa”.

Un sogno nel cassetto?

“La mia priorità è la famiglia e, in particolare, il futuro dei miei ragazzi”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.