In arrivo un’estate quasi normale

Significativo quello che ha detto il primo ministro inglese

CESENA. Applicheremo misure di alleggerimento caute, ma irreversibili. Lo ha detto Boris Johnson, primo ministro inglese, facendo riferimento ai provvedimenti presi per contrastare il Covid. La frase oggi è riportata dal Times. Quella del leader britannico pare sia  un’affermazione fatta dopo aver visto che la risposta vaccinale è buona e che fa pensare ad un lento e progressivo miglioramento. Sia per quanto concerne la diminuzione dei ricoverati che la trasmissione. Ancora è presto per dire che tutto va bene, ma pare che nella lotta al virus si sia imboccata la strada giusta. 

Se così fosse ne trarrebbe dei grossi benefici anche l’economia. Tutto ruota attorno ai vaccini: più se ne fanno maggiore è la vicinanza con il ritorno alla normalità, con tutto quello che comporta. Per l’Italia la speranza è che si possa vivere un’estate quasi normale. Dall’inizio di aprile la campagna vaccinale dovrebbe subire una brusca accelerazione, il che fa ritenere che per la stagione più calda ci possa essere una parvenza di normalità. Il che non significa liberi tutti.

Lo scorso anno ci fu troppa superficialità. Quindi bisognerà continuare a usare tutte le precauzioni, a partire dall’uso della mascherina e dal distanziamento. Ma sarà possibile una maggiore socialità anche in considerazione di alcuni elementi: il caldo (tende e frenare la diffusione), ma soprattutto il costante aumento dei vaccinati determinerà anche un calo della diffusione.

Per il turismo è invece più difficile pensare e sperare in una Pasqua “normale”. Si festeggerà il quattro aprile. Per quella data è difficile pensare che la situazione possa essere molto diversa da quella attuale. Probabilmente le strutture turistiche saranno aperte, ma bisognerà fare molta attenzione per evitare che le persone si facciano prendere la mano e sarebbe un peccato farlo proprio nell’ultima fase. Lo stesso dicasi per il 25 aprile e il Primo maggio. In entrambi i casi aiuta il calendario. Di solito sono le classiche festività da ponte. Quest’anno non sarà così. Soprattutto per il 25 aprile che sarà di domenica. Il Primo maggio invece cadrà di sabato e la presenza di due giorni consecutivi di festa potrebbe stimolare la voglia di gite fuori porta. E’ vero che la campagna vaccinale sarà entrata nel vivo, ma l’impressione è che sarà ancora un po’ troppo presto per abbassare la guardia.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.