Lo scorso 4 ottobre presso l’Aula ex Macello di Cesena (via Mulini, 23) si è svolto l’incontro formativo sul tema “Carcinosi peritoneale: stato dell’arte e prospettive future”, promosso dall’unità operativa di Ser.In.Ar. CREAS (Centro di Ricerche Studi nell’ambito dei Sistemi Sanitari), unitamente all’AUSL Romagna, con il patrocinio della Società Polispecialistica Italiana dei Giovani Chirurghi e la sponsorizzazione dell’azienda Rand.
L’evento, riservato a medici e specialisti sanitari, ha posto l’attenzione sulla carcinosi peritoneale, ovvero la diffusione di un tumore dall’organo di origine al peritoneo, la membrana sierosa che riveste internamente la cavità addominale.
“Questo tipo di patologia – spiega il prof. Fausto Catena, direttore dell’U.O. Chirurgia generale e d’urgenza del Bufalini di Cesena e vice-presidente di CREAS (nella foto con Vanni Agnoletti, presidente di CREAS) – fino a qualche tempo fa era considerata inguaribile. Oggi in centri sanitari di alta specializzazione, fra cui gli ospedali di Forlì e Cesena dell’AUSL Romagna, sono possibili procedure, tramite le quali si asporta il peritoneo e si perfonde l’addome mediante chemioterapie ad alta temperatura (42°). Tramite l’intervento chirurgico, quindi, si asportano le grosse masse neoplastiche, mentre con la chemio intraoperatoria si sterilizza l’addome per eliminare eventuali cellule tumorali, che, riproducendosi, potrebbero riproporre la malattia. Si tratta, quindi, di un’innovazione che interessa diversi tipi di tumore che possono colpire il peritoneo, quali quelli alle ovaie, allo stomaco e al colon e che apre interessantissimi scenari, in termini di possibilità di guarigione dei pazienti”.
L’incontro ha rappresentato, quindi, un momento di formazione su questi aspetti proposto dai migliori specialisti dell’AUSL Romagna, unitamente al prof. Daniele Marelli, chirurgo e docente all’Università di Siena e rivolto a specializzandi, neo specialisti e dirigenti medici del comparto.
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