Lunedì 18 marzo 2024, alle ore 21.00, presso la sala Mazzini, corso della Repubblica 88, Forlì, nell’ambito del ciclo di incontri dedicati alle escursioni turistiche e sportive, promosso dal locale Gruppo Trekking, Tiziana Catani e Dervis Castellucci presenteranno tre video proiezioni dedicate al Vietnam e al Laos. La prima ha come titolo “17° Parallelo – Vietnam del nord”, dove si racconta che ai confini con la Cina, nelle zone montuose del Nord, convivono 53 gruppi etnici che abitano in villaggi isolati conducendo uno stile di vita che nei secoli non è mutato. L’unico luogo d’incontro che hanno sono i mercati, dove gli abitanti si recano con i propri prodotti generalmente agricoli o artigianali affrontando lunghi tragitti a piedi su strade e sentieri impervi muniti solo di tanta serenità, di un ombrello e di una gerla in cui riporre la merce spesso oggetto di scambio. Indossano ancora nella vita di tutti i giorni, abiti coloratissimi che rendono i mercati e i villaggi una tavolozza di colori.
Nella seconda video proiezione, che ha come titolo “17° Parallelo – Vietnam del Sud”, viene evidenziato che il dramma provocato da quella che viene chiamata la ”guerra americana” fa aumentare ancora più ammirazione i Vietnamiti: un popolo che vive serenamente e con tenacia la rinascita ma non dimentica. Gente in continuo movimento con la consapevolezza che è indispensabile sfruttare appieno le risorse del proprio territorio e accettare con dignità l’aiuto di chiunque lo offre. È inutile vivere di risentimento anche nei confronti di chi ha causato tanto dolore, vittime e devastazione, l’importante è ricostruire e ricostruirsi, l’odio porta solo altro odio che non arricchisce niente e nessuno.
La riunificazione fra Nord e Sud risale al 2 luglio 1976. la nuova politica economica liberista ha innescato una veloce rinascita del paese. Non esiste però una formula magica e la vita resta dura per gran parte della popolazione.
La serata sarà conclusa dall’opera “Le due anime del Laos” che nelle intenzioni di Tiziana Catani e Dervis Castellucci vuole fare risaltare e cogliere l’anima mistica dell’animismo e del buddismo theravada che sono i due culti spirituali del Laos.
“Da quanto abbiamo visto possiamo asserire in modo molto semplicistico”, dicono i due autori, “che il primo si coglie nei villaggi dove la fede animista si manifesta attraverso riti sciamanici, mentre il secondo si svela nelle città con i monaci buddisti. Per noi occidentali queste due anime sono divise da un labile confine e a fatica percepiamo dove finisce una e inizia l’altra pur manifestandosi in modi completamente diverse. Il Laos è soprattutto una terra di grande pace e serenità, dove i ritmi sono assopiti, la disponibilità delle persone è massima, la gentilezza e il rispetto nei confronti dell’altro sono connaturati nella gente, sicuramente influenzati da una religiosità profonda”.
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