Paolo Pasquali è il nuovo coordinatore di Agrinsieme Romagna

Ad un anno di distanza dalla nascita di Agrinsieme Romagna, Paolo Pasquali è il nuovo coordinatore. Il sistema di rappresentanza del settore agricolo è costituito da cinque organizzazioni: Cia di Forlì-Cesena, di Ravenna e di Rimini; Confagricoltura Forlì-Cesena/Rimini e Ravenna; Confcooperative di Forlì-Cesena, di Ravenna e di Rimini; Agci di Forlì-Cesena/Rimini e di Ravenna/Ferrara; Legacoop Romagna.

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Agrinsieme Romagna rappresenta per i nostri territori oltre 8.800 aziende agricole e cooperative; con una superficie di 137.500 ettari; un valore aggiunto di oltre 6 miliardi di Euro, con una dimensione economica dell’agribusiness di oltre 12 miliardi di Euro; oltre 60 mila unità di lavoro impiegate in agricoltura e nei settori a monte e a valle di tale attività produttiva. Rappresentano il 37% del sistema cooperativo nazionale nonché ¼ del valore aggiunto del settore agricolo e di quello dell’industria alimentare nazionale.

Paolo Pasquali, presidente dell’Unione Agricoltori di Ravenna, subentra a Danilo Misirocchi presidente della Cia di Ravenna che ha coordinato Agrinsieme Romagna nel primo anno di vita. Paolo Pasquali, interpretando anche il pensiero degli altri componenti di Agrinsieme Romagna, “esprime il proprio apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto dal Presidente Misirocchi in questo anno di coordinamento di Agrinsieme Romagna”.

Agrinsieme, articolato su un livello nazionale, regionale e di area vasta costituisce un momento di discontinuità rispetto alle logiche della frammentazione che troppo spesso hanno caratterizzato la storia del mondo agricolo. Si tratta di un’entità che interpreta un nuovo modello di rappresentanza. Agrinsieme integra storie e patrimoni di valori che non vengono annullati, ma esaltati in una strategia unitaria fortemente orientata al futuro.

L’esperienza del primo anno di vita di Agrinsieme Romagna è stata caratterizzata da una parte da un’annata drammatica per il settore agricolo che ha interessato pressoché tutti i comparti e dall’altra dalla concretezza  delle azioni intraprese.

Gli obiettivi per ora perseguiti riguardano prevalentemente il versante delle possibili aggregazioni e sinergie delle filiere agricole; il tema della liquidità delle imprese nel rapporto con gli Istituti bancari ed il rafforzamento dell’operatività di Agrifidi 1 ribadendo il suo grande valore strategico per il settore agricolo.

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