Forse non ancora calda come vorremmo dal punto di vista meteorologico, ma sicuramente “calda” in quanto a proposte culturali, l’estate romagnola è lanciatissima e come di consueto è difficile tra le decine di appuntamenti che caratterizzeranno le prossime due settimane.
Sicuramente interessante è “Notturno Americano”, titolo dello spettacolo che Emidio Clementi, scrittore e fondatore dei Massimo Volume, presenta al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna venerdì 26 giugno (ore 21.30, gratuito). Accompagnato dalle musiche di Corrado Nuccini (fondatore, chitarra e voce dei Giardini di Mirò) ed Emanuele Reverberi (polistrumentista e violinista dei Giardini di Mirò), “Notturno Americano” è un reading-concerto pensato come tributo alla narrativa dello scrittore Emanuel Carnevali. Un viaggio nell’America dei primi del ‘900, raccontato attraverso lo sguardo visionario dello scrittore che più di ogni altro si è inabissato nelle zone oscure delle scintillanti metropoli. E la parte visuale dello spettacolo è a cura del ravennate Gianluca Costantini, già autore della versione a fumetti di “Cattive Abitudini” dei Massimo Volume.
Intanto prosegue Ravenna festival, che dal 2 al 5 luglio ospita al teatro Alighieri la prima italiana in esclusiva di “Matthew Bourne’s The Car Man. Bizet’s Carmen Re-Imagined” (2 e 3 luglio ore 21, 4 e 5 luglio, ore 15.30 e ore 21), spettacolo di danza con regia e coreografia di Matthew Bourne e musiche di Terry Davies (da Rodion Shchedrin e Georges Bizet). Nel panorama della danza di oggi, Bourne è uno dei rari coreografi che sa raccontare storie in movimento. Affabulatore ironico e raffinato, pesca titoli dal repertorio classico e li trasforma in novelle contemporanee orlate di dark. Dalla leggendaria versione al maschile di un “Lago dei cigni” ambientato nella corte di Elisabetta II, alla “Bella Addormentata” gotica e timburtoniana che con un frizzante “Schiaccianoci!” forma un originale omaggio a Cˇajkovskij, Bourne si dimostra un vulcano di sorprese. Dal cilindro tira fuori questa volta “The Car Man”, variante dell’eroina di Bizet di cui resta un semplice retrogusto musicale negli arrangiamenti di Rodion Shchedrin e Terry Davies, mentre la trama naviga nelle acque del noir con evidenti omaggi, da inveterato cinefilo quale è, a Visconti e al torbido romanzo “Il postino suona sempre due volte” di Mallahan Cain.
Altro festival imprescindibile del territorio, Strade Blu offre anche quest’anno una programmazione sontuosa, che, tra i tanti concerti, annovera anche quello della cantautrice americana Jolie Holland, in scena sabato 4 luglio (ore 22, ingresso gratuito) al Complesso Ex Salesiani di Faenza. Insieme alla sua band la cantante amata da Tom Waits e Nick Cave presenta il nuovo album, “Wine Dark Sea”, osannato dalla critica di mezzo mondo. La Holland è nata in Texas, ma di fatto è stata una polistrumentista itinerante per buona parte della sua vita: San Francisco, Olanda e Vancouver sono stati tre dei tanti luoghi che l’hanno ispirata nella scrittura dei suoi primi due album, “Catalpa” nel 2003 ed “Escondida” nel 2004, un sapiente mix di blues, folk, gospel e un pungente jazz vocale.
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