Idraulici e lattonieri ampliano i propri spazi

Il consorzio faentino CILA ha rinnovato i vertici, con Stefano Bassi che ha sostituito Bruno Benati alla presidenza. Concluse le acquisizioni di un magazzino a Bologna e di un terreno zona fiera a Faenza i lavori stanno per partire

Grandi cambiamenti nel 2015 in casa CILA (Consorzio idraulici lattonieri e affini di Faenza), che in occasione dell’assemblea di bilancio di fine maggio ha rinnovato i vertici, con Stefano Bassi che ha sostituito Bruno Benati alla presidenza. E si sono anche concluse le importanti acquisizioni di un magazzino a Bologna e di un terreno nella zona Fiera a Faenza, sul quale inizieranno a breve i lavori per l’ampliamento degli spazi di magazzinaggio e del percorso per carico e scarico merci. Segnali che il Consorzio, nonostante i tempi continuino a essere difficili, continua l’impegno per migliorare i servizi per i soci.

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Come commenta il neopresidente Stefano Bassi, infatti, «il momento è difficile e l’attività del consorzio va seguita. Ma terremo duro e sono contento che assieme a me nel consiglio ci siano persone, alcune già presenti in quello precedente, che sanno lavorare per questo obiettivo. Vogliamo continuare a mantenere l’organico attuale: speriamo che l’economia cresca e finalmente possa sostenere la ripresa». Dal canto suo Bruno Benati ha deciso di lasciare la poltrona di presidente dopo averci riflettuto a lungo. «Ho chiesto ai soci se era possibile un avvicendamento  anche perché si erano create le condizioni e sono stato esaudito. Del resto sono stato nella dirigenza del consorzio per 25 anni. Devo dire che l’impegno di presidente mi piaceva: unico rammarico è che ho lasciato alcune situazioni in evoluzione che mi sarebbe piaciuto portare a termine».

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Il presidente uscente, Bruno Benati

Cila è nato nel 1969 ed è stato uno dei primi consorzi costituiti in provincia di Ravenna: all’inizio i soci erano 12 mentre adesso Cila riunisce 65 imprese a Faenza e 25 nell’area imolese e bolognese.
«È stato creato – continua Benati – come un centro di concentrazione degli acquisti e di distribuzione del materiale, in modo da fornire agli associati ciò di cui avevano bisogno al prezzo migliore possibile. Nel tempo poi si è anche dedicato all’acquisizione di lavori da distribuire ai soci. Ora si occupa anche di assistenza, consulenza, progettazione: tutto quello che serve alle aziende, soprattutto quelle meno strutturate. Certo è che il settore dell’ impiantistica sta vivendo un momento difficile: se non ricominciamo a dare fiducia alla gente, che ricominci a crede nel domani e quindi a investire, sarà molto dura».
Cila collabora con Ciicai, Ciaf e altri consorzi del settore, ognuno dei quali si impegna a operare nella propria zona di influenza, e fa parte del Consorzio Arcobaleno che è la centrale acquisti di tutti i consorzi della Romagna e della Toscana, una realtà che raggruppa 6 consorzi in Romagna e 3 in Toscana, realizzando un fatturato di 100 milioni all’anno.
«Sono orgoglioso di essere stato chiamato alla presidenza di Cila – conclude Stefano Bassi – e mi impegnerò per fare in modo che il consorzio continui a essere un punto di riferimento per i propri soci. Questo, in continuità con il lavoro svolto in tutti questi anni da Bruno Benati, che ha lasciato una realtà che ha ancora molte possibilità di crescita: è stato lui che mi ha voluto come vicepresidente e mi ha anche inserito all’interno del consiglio di Arcobaleno».
Paolo Pingani

 

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