IL 16 OTTOBRE DI NOVANT’ANNI FA VENIVA DELIBERATA LA REALIZZAZIONE DELL’ATTUALE VIALE DELLA LIBERTÀ DI FORLÌ di Marco Viroli e Gabriele Zelli

IL 16 OTTOBRE DI NOVANT’ANNI FA VENIVA DELIBERATA
LA REALIZZAZIONE DELL’ATTUALE VIALE DELLA LIBERTÀ DI FORLÌ
di Marco Viroli e Gabriele Zelli
13 Ventennio - Viale della libertà

Sul lato est di piazzale della Vittoria ha inizio viale della Libertà, voluto nel 1925 dall’Amministrazione Comunale come elegante e maestosa via di collegamento alla nuova Stazione ferroviaria.

L’ambizioso progetto presentato dagli ingegneri Luigi Donzelli e Pietro Marconi prevedeva una carreggiata centrale, due vialetti pedonali alberati, due carreggiate laterali e due ulteriori marciapiedi.

Dopo la delibera podestarile del 16 ottobre 1925 che deliberava la costruzione del viale, furono espropriati terreni a uso industriale e vari edifici di proprietà privata, quindi iniziarono i lavori.

Il viale fu dapprima intitolato a Benito Mussolini, ma già nel 1935, per disposizione del Governo, dovette cambiare nome, come tutte le altre strade e piazze intitolate al Duce. In onore alla Marcia su Roma del 1922, venne chiamato viale XXVIII ottobre. A seguito della Liberazione divenne infine viale della Libertà.

Sui due lati della strada alberata, vera e propria finestra architettonica sul Ventennio, si susseguono edifici di grande interesse: l’ex Collegio Aeronautico “Bruno Mussolini”; il Villino Boni; le Case Economiche per Postelegrafonici; l’ex Scuola Elementare “Rosa Maltoni Mussolini” (oggi “Edmondo De Amicis”); le Case I.N.C.I.S.; l’ex Casa del Balilla, poi della G.I.L. “Arnaldo Mussolini”; l’ex Istituto Tecnico Industriale “Alessandro Mussolini” (oggi “Guglielmo Marconi”); le Case Economiche per Ferrovieri.

In fondo al viale si trova piazzale Martiri d’Ungheria, interamente occupato su di un lato dal lungo fronte della Stazione Ferroviaria, la cui facciata può ricordare quella della stazione di Milano.

CON IL NASO ALL’INSÙ
Lapide viale della Libertà
Nel corso dei bombardamenti del 1944, data la vicinanza alla Stazione Ferroviaria, la zona di viale della Libertà e di piazzale della Vittoria fu duramente colpita. Il palazzo dell’Istituto Tecnico Industriale, il Collegio Aeronautico, le case I.N.C.I.S. e quelle dei Postelegrafonici subirono gravi danni e dovettero essere ripristinati dopo la guerra.
All’inizio del viale, sulla parete laterale dell’ex Collegio Aeronautico, è murata un’epigrafe dal testo significativo che ne esplicita l’intitolazione:
QUESTO VIALE / È DEDICATO ALLA MEMORIA DI TUTTI I MARTIRI / CHE SOTTO QUALUNQUE CIELO / ED IN DIFESA DI QUALUNQUE IDEALE / SICURAMENTE PROFESSATO / HANNO TESTIMONIATO / CON LA SOFFERENZA O COL SEMPLICE SACRIFICIO DELLA VITA / LA LORO FEDE NELLA LIBERTÀ

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016).