DON GIOVANNI con Manuela Kustermann al Teatro Dragoni di Meldola

Grande diva dei nostri palcoscenici, Manuela Kustermann sarà protagonista sul palcoscenico del Teatro Dragoni di Meldola con una rilettura del celebre Don Giovanni di Molière. Ad affiancare l’attrice nella pièce diretta da Alberto Di Stasio sarà Fabio Sartor. Sipario giovedì 24 gennaio alle ore 21.

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Con il Don Giovanni, quasi cento anni in anticipo sulla Rivoluzione Francese e De Sade, Molière crea un dramma in cui Natura e Ragione si scontrano come titani, incarnandosi la prima in Sganarello, la seconda in Don Giovanni. La sensazione che un Vecchio Mondo stia lasciando il posto ad uno Nuovo ispira la lucida, acerba e inflessibile critica di Don Giovanni che pur di andare fino in fondo alla sua visione non risparmia nulla della sua realtà, neanche se stesso, nonostante la generosa e creativa operosità di Sganarello che cerca in tutti i modi di rivelare al suo padrone, quasi una madre con il proprio figlio, quasi un amante con il proprio amato, la ricchezza e il bene che si celano nella Natura, come baluardo e salvezza prima della rovina.
Si ignora l’anno, il secolo, il luogo in cui nacque la leggenda di Don Giovanni. Non esiste una notizia certa che possa rivelarne l’origine.
Molière ne fa un capolavoro assoluto; il testo raggela la figura del burlador de Sevilla, esaltandone l’ipocrisia come mezzo eccellente e infallibile per raggiungere lo scopo. Quella polemica sociale, contro la morale, la virtù e l’onore che si pretende invincibile, qui si dichiara con irruenza, come se Don Giovanni fosse il rivoluzionario denunciatore d’una verità abilmente nascosta sotto la devozione, ed egli si divertisse a trasformare, come un meccanismo, quella verità in una vivente dimostrazione.
Il libertino Don Giovanni, dunque, spense del tutto il fuoco e la giovanile baldanza del suo antenato spagnolo: si raggelò in una luce livida e quasi satanica. La scrittura drammaturgica accerchia lo spettatore in tre misure di interpretazione: la musica mozartiana di rara bellezza, pungolo buffo/tragico che scuote l’approssimazione apollinea del personaggio per rovesciarlo in un turbine dionisiaco come soltanto Mozart poteva immaginare; i quadri di Stefano Di Stasio, inoltrati in una modernità propria dei grandi truffatori, di un realismo impensabile e anacronistico.
La vera e propria scrittura di scena si modella ai fondamenti d’un teatro di forti emozioni fisiche e psichiche, dove nulla accade se non evocato e nulla si evoca se non vissuto. Uno spettacolo di alta intensità teatrale, voluto per scuotere le coscienze degli spettatori, illuminandoli sulla decadenza erotico-corporale del nostro vivere civile.

Biglietti: da 8 a 19 €. Prevendita: sabato 19 gennaio dalle ore 9 alle ore 12 presso il Botteghino del Teatro Dragoni e da lunedì 21 gennaio (negli stessi orari) presso gli uffici del Teatro Il Piccolo di Forlì (via Cerchia, 98). Prevendite on line: www.vivaticket.it
Info: 0543/490089 – 0543/64300 e www.accademiaperduta.

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Ivan Caroli

Ivan Caroli è responsabile dell'ufficio stampa di Accademia Perduta / Romagna Teatri. Su Romagnapost.it presenta i migliori spettacoli organizzati nel territorio.