Sulla politica s’è detto e si dice tutto e il contrario di tutto, in mancanza di nuovi sviluppi sul fatto e sul che s’ha da fare (indipendentemente dagli slogan del rinnegato di Mago Zurlì).
Il rumore di fondo fa traballare ogni punto d’appoggio per poter esprimere un personale giudizio e questo richiede una ripartenza. Dai fondamentali.
E allora ripartiamo, fissando criteri di base certi e inconfutabili per capire davvero un politico o aspirante tale.
Due sono le domande:
1) Chi gli paga l’affitto?
2) Chi gli stira le camicie?
Non serve altro. Una volta disegnata quest’ascissa e quest’ordinata attorno al personaggio basta mettersi alla caccia delle risposte giuste, quelle autentiche,
senza farsi ingannare dai titoli, da intricati alberi genealogici o dall’età.
E poi, con serenità, si decide se prendere in considerazione il messaggio politico veicolato dal soggetto o se mandarlo in memoria come rumore di fondo.
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