Alleanza nell’autotrasporto romagnolo

Alleanza forte tra due delle principali cooperative di autotrasporto e della logistica della Romagna: Polo Autotrasporti di Cesena e Globo Trasporti di Santarcangelo, aziende che insieme mettono su strada più di 300 automezzi e un fatturato di quasi cinquanta milioni di euro con società partecipate in Italia e all’estero.

I protagonisti dell'accordo tra Polo e Globo

L’obiettivo è competere meglio nel comparto ambientale per il trasporto, smaltimento, recupero e per i ripristini ambientali. Si tratta di un campo considerato ancora di nicchia ma ad alto potenziale di crescita per due cooperative che in questi anni hanno saputo consolidare la propria presenza sul mercato, nonostante le enormi difficoltà dell’autotrasporto nazionale.

Lo strumento scelto è quello del contratto di rete, in quella che si annuncia come una delle prime esperienze a livello italiano. Il campo di collaborazione elettivo sarà quello commerciale, per l’acquisizione di lavori e l’attribuzione alle parti per l’esecuzione. Previste sinergie anche per tutti i processi di supporto, da quello tecnico alle certificazioni.

Il comitato di gestione sarà composto dai presidenti e dai direttori delle due cooperative: Ginaldo Cantoni e Maurizio Angeli (Polo), Roberto Lazzaretti ed Enio Santi (Globo). «Abbiamo già numerose esperienze in campo ambientale – dicono – e con questa rete di imprese pensiamo di poter giocare al meglio la nostra forza».

L’intesa, a cui si è cominciato a lavorare a inizio 2013, potrebbe avere ulteriori sviluppi. L’accordo prevede infatti che Polo e Globo lavorino insieme per verificare l’efficacia della collaborazione ed estenderla eventualmente ad altri settori delle imprese.

La firma è avvenuta alla presenza dei responsabili trasporto di Legacoop Forlì-Cesena e Rimini, Antonio Zampiga e Gilberto Grazia, e del presidente di Legacoopservizi Emilia-Romagna, Alberto Armuzzi. «È un segnale di fiducia e di vitalità non solo per le cooperative, i soci e i lavoratori, ma anche per tutto il mercato», dice Armuzzi.

«Le cooperative sono imprese radicate nel territorio e che nel territorio vogliono rimanere per dare un contributo alla ripresa. Pertanto quanto avvenuto oggi, oltre che essere una iniezione di fiducia, è anche il segno della volontà dell’imprenditoria e nello specifico dell’imprenditoria cooperativa di reagire e non attendere gli eventi».

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